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Luci colorate, fili d’oro e d’argento, vetrine addobbate, pubblicità di regali, panettoni e cenoni. Mancano poche settimane e tutti, grandi e piccini, ci prepariamo a festeggiare “l’evento dell’anno”: il Natale. Nessuno rimane immune al fascino dell’atmosfera natalizia che, per circa un mese, rende le persone più “sensibili ed emotivamente coinvolte”. Ma ancora oggi, come duemila anni fa, un Dio bambino nasce sulla terra non per strapparci qualche lacrima di commozione, né per legittimare la nostra scelta di essere più buoni per un breve periodo dell’anno. Gesù viene nel mondo per dirci che Dio ci ama e per insegnarci a vivere nella gioia, come fratelli, tutti i giorni della nostra vita. Sarebbe un Natale coi fiocchi se facessimo come Lui che non è rimasto tranquillo su nei cieli, ma per amore, è venuto qui, in questo nostro mondo. E’ Lui che per primo viene verso di noi e illumina la vita di ciascuno; è Lui che nasce nelle nostre povertà. Il Signore Gesù, nonostante tutto, passa sopra le superficialità che ci appartengono e continua a nascere tra gli uomini. A noi spetta il compito di cercarlo. “Andiamo fino a Betlemme, come i pastori. L'importante è muoversi. E se invece di un Dio glorioso, ci imbattiamo nella fragilità di un bambino, non ci venga il dubbio di aver sbagliato il percorso. Il volto spaurito degli oppressi, la solitudine degli infelici, l'amarezza di tutti gli uomini della Terra, sono il luogo dove Egli continua a vivere in clandestinità” (don Tonino Bello). Anche noi, come i pastori, dobbiamo cercare il Dio bambino; Gesù è la nostra speranza, la festa di vivere, il gusto dell’essenziale, il sapore delle cose semplici, il profumo della pace, la gioia del dialogo, il piacere della collaborazione, la voglia dell’impegno, lo stupore della vera libertà, la forza della verità e della giustizia. Allora prepariamoci ad ascoltare gli appelli che ci raggiungono invitandoci a cambiare e a ripensare il nostro modo di agire, ad abbandonare l’inutile, il superfluo per dare spazio all’essenziale dei nostri comportamenti; prepariamoci a vivere le nostre esperienze in profondità e vincere la superficialità. Prepariamoci ad accogliere la Luce vera che illumina il cammino di ogni uomo. |
