Parrocchia Santa Barbara Villacidro
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Santa Barbara Villacidro
                   
               
 
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AGORA' DEI GIOVANI ITALIANI: Cronaca di un pellegrinaggio
 

Non è ancora l’alba di mercoledì 29 Agosto, quando 77 giovani della diocesi di Ales/Terralba, cominciano il proprio viaggio verso l’incontro con il santo Padre a Loreto. Il gruppo di Villacidro capitanato dai sacerdoti Don Massimiliano Giorri e Don Franco Tuveri, composto da 35 persone si accingeva a raggiungere questa importante tappa dopo aver percorso il cammino proposto dalla pastorale giovanile nazionale sul tema dell’ascolto. Assieme a don Pierangelo Zedda, responsabile della pastorale giovanile diocesana, Don Nicola Demelas e Don Giovanni Cuccu, era presente il nostro Vescovo Monsignor Giovanni Dettori che ha condiviso con tutto il gruppo ogni momento del pellegrinaggio: la preghiera, le celebrazioni eucaristiche e le varie iniziative preparate dalla diocesi di Fermo (nelle Marche) che ha dato l’ospitalità e naturalmente anche il clima di festa che si è vissuto in questi cinque giorni. Suddivisi in varie famiglie, i giovani sono stati ospitati nei paesi di Ortezzano e Petritoli nei primi tre giorni, durante i quali hanno visitato Assisi, Fermo e Loreto. Nelle rispettive Basiliche e nella Santa Casa hanno sostato in preghiera, celebrato l’eucaristia e potuto ammirare le bellezze artistiche di questi luoghi. A Fermo sono stati accolti fraternamente dall’arcivescovo Luigi Conti che li ha esortati a far tesoro del pellegrinaggio per portare ai loro coetanei la testimonianza di fede e la gioia di appartenere alla chiesa cristiana. Un momento delle due giornate memorabili, clou del pellegrinaggio è stata la grande camminata, zaino in spalla, tanta allegria e tanta fatica per giungere alla piana di Montorso, dove il rintocco delle campane della “Santa Casa” faceva sentire l’abbraccio materno di Maria ai cinquecentomila giovani venuti da ogni angolo d’Italia e da alcuni stati europei. Alle diciotto circa di sabato 2 settembre, l’arrivo dell’elicottero di Papa Benedetto è stato accolto da un boato e da un interminabile applauso della fiumana di giovani con il naso all’insù che esprimeva a lui il proprio affetto e il più sentito benvenuto. In un clima abbastanza silenzioso, non facile data l’enorme presenza, i giovani hanno pregato con il santo Padre , cantato e ascoltato preziose testimonianze di sofferenza e di vita di fede di alcuni coetanei che hanno posto al Papa delle domande e chiesto dei consigli. Egli dal canto suo li ha incoraggiati ad avere speranza in Gesù Cristo dicendo loro “che Dio ha un progetto speciale per ciascuno che ama incondizionatamente. E’ compito di tutti però mettersi in ascolto, perseverare nel dialogo con Dio e capire che il suo silenzio è colmato dalla voce e dal volto di chi ci sta vicino.” Il Santo Padre ha esortato i giovani a trasmettere la gioia di vivere che solo Dio può dare, invitandoli a diffidare dalle droghe e dalle scelte ingannevoli che promettono falsi paradisi, per scegliere invece di vivere alla sequela di Cristo. Lo spettacolo musicale con la presenza di grandi artisti e testimonianze importanti come quella di Padre Bossi reduce dal sequestro in terra di missione, hanno arricchito la serata di festa che si è conclusa con un’eccezionale e suggestiva parata pirotecnica. Durante la notte poi i giovani si sono recati alle”fontane di luce”: dell’eucaristia, dell’ascolto, dell’amore vero, della riconciliazione, del creato e del dialogo, all’interno delle quali si poteva pregare, ascoltare testimonianze, stare in adorazione , confessarsi. Al mattino presto dopo la recita delle lodi, è stata celebrata la Santa messa durante la quale, oltre alla forte calura del sole era palpabile il calore del Santo Padre verso i giovani che riempivano la piana di Montorso e l’abbraccio sincero dei cinquecentomila presenti. Il Papa ha detto loro:- Avete un cuore grande! Sono sicuro che saprete portare la gioia e la testimonianza di Gesù risorto e come Maria saprete dire il vostro “si.” Al termine dell’Angelus, la nostra allegra brigata con le bandiere dei quattro mori e quella della pace al vento, ha ripreso la marcia per due ore per raggiungere il pullman al parcheggio assegnato. Dopo qualche cedimento dovuto al gran caldo e alla stanchezza, i giovani sono giunti sfiniti ma felici per la meravigliosa esperienza che il Signore ha concesso loro. L’arrivo nelle proprie case dopo i saluti e gli abbracci, è stata una gioia, ma ancor più grande e indimenticabile è stata quella provata in questo memorabile pellegrinaggio pieno di emozioni.

 

Anna Pina Barbarossa

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