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I giovani, la Pasqua e...  
       
Pasqua: tempo forte che in poche ore unisce, in un vortice di emozioni uniche e gesti rituali, il dolore, l’attesa, la contemplazione, la gioia e la festa per questa tragedia sacra e secolare che si consuma ogni anno.
E nel mezzo di questa storia che si ripete, cosa percepiscono, cosa danno, cosa fanno e come “vivono” i giovani? Sì i giovani, a volte così distaccati, freddi, ma in fondo sempre sensibili a quel mistero che è la croce.
In quest’anno in cui si dovrebbe celebrare la XX Giornata Mondiale della Gioventù, il cui tema è “siamo venuti per adorarlo”, per noi la Pasqua rappresenta ancora di più un momento per riconoscere in Cristo il vero Signore e Salvatore.
Il dare la vita per gli uomini e per Cristo è stato un punto chiave per i giovani, che nell’incontro del venerdì santo si sono trovati a dover “fare i conti” con i martiri della Chiesa; a 25 anni dall’assassinio di Mons. Oscar Romero, abbiamo potuto vedere il film a lui dedicato per poter prendere coscienza di cosa voglia veramente dire vivere la parola di Cristo.
La Pasqua per molti giovani ha significato anche sacrificio: i ragazzi del coro, per animare in modo decoroso le Sante Messe della Veglia e del mattino non hanno risparmiato le energie facendo prove quasi ogni giorno. Alcuni giovani hanno rappresentato, nella Chiesa delle Anime, il Calvario e il sepolcro del Cristo; allo stupore delle figure di Pietro e Giovanni che non trovano il corpo di Gesù, si è unito quello delle tantissime persone che hanno visitato la chiesetta. Così anche la Confraternita, all’interno della quale non mancano i giovani, ha aiutato a vivere con maggior partecipazione i vari momenti della Pasqua, in particolar modo “Su Scravamentu”, durante il quale abbiamo provato sensazioni molto forti, e qualcuno si è pure commosso. Riflettere e fare proprio il dolore e il peso della croce è servito per poter gioire ancora di più nel giorno della Resurrezione, sperando che possa aiutare i giovani ad affrontare le dure prove che la vita, e il Signore, saprà e vorrà riservarci.
 
Giuliano Saiu
   
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