insieme
         
“Lo sport non è un lusso, è una necessità”  
Barone de coubertin
       
Millecinquecento atleti tesserati in venticinque società sportive. Un mondo variegato, atleti in continuo movimento, verso la meta, che tagliano il traguardo, che mettono il pallone in rete, oltre la rete, dentro il canestro, di dritto e rovescio, indossano i guantoni, cambiano rapporto, danzano leggeri, pescano sereni, scoccano la freccia, fanno rombare i motori. Un mondo di appassionati che coltiva l’idea dello sport non come espressione di un gesto atletico fine a se stesso, ma come strumento per soddisfare quei bisogni individuali, come il divertimento, lo stare insieme, l’evasione da una quotidianità soffocante e per alcuni difficile.
Villacidro sport e natura, un binomio vincente, un’offerta alternativa alla noia, all’abbandono, alle devianze, da non rifiutare, ma da coltivare, come un terreno in cui far nascere i valori positivi di umanità, socializzazione, lealtà, sportività. Lo sport maestro di vita. Si può vincere o perdere, l’importante è affrontare la gara con lealtà, nel rispetto dell’avversario. Vittoria o sconfitta che sia, è pur sempre solo una piccola frazione di una partita che dura una vita.
Villacidro si affranca e cresce anche nello lo sport, lo fa con il grande sacrificio, anche economico, dei suoi atleti, dei dirigenti e delle loro famiglie. Le risorse pubbliche sono una goccia in mare e non sono sufficienti a spingere l’intero movimento. Gli impianti sportivi bastano fino a quando la saggezza delle società e dell’Amministrazione comunale trovano un punto di incontro.

Bello lo stadio Comunale con il suo manto erboso, bello come settanta anni fa quando il catino che lo ospita fu scavato a colpi di picco e pala. E’ il fiore all’occhiello di una impiantistica sportiva comunale straboccante di atleti, che sarà affiancato tra breve da un altro campo con il manto sintetico, in costruzione in località Cortirisoni, che sarà dotato di un’anello per l’atletica leggera. Finalmente!. La regina dello sport avrà anche a Villacidro la dignità che merita un movimento locale apprezzato in tutta l’isola. Tra gli ulivi di Is Begas, si fa tennis, ancora calcio, e in un bel Palazzetto molti sport di squadra. Come pure nelle quattro palestre polivalenti di via Farina, via Grazia Deledda, via Stazione e via Tirso. Uno dei più bei crossodromi della Sardegna, disegnato tra la macchia mediterranea, a due passi da Sa Spendula, ospita eventi di carattere regionale. Non c’è una piscina, ma pare ne sia prevista la costruzione, sempre nel centro sportivo di Is Begas. Ma a Villacidro la natura ha messo a disposizione una grande palestra naturale, diffusa, fatta di strade, di sentieri, di camminamenti tra i boschi che si specchiano sui laghi artificiali di Coxinas e Leni. In quest’ultimo si potrebbe fare canottaggio, a Coxinas già da tempo si pratica la pesca sportiva. Il paesaggio intorno alla Diga sul Leni è stato prescelto per lo svolgimento di X-Terra, gara internazionale di Triathlon, le strade verso Monti Mannu sono quelle preferite dai ciclisti della domenica, provenienti da tutto il circondario, per le loro salutari passeggiate. La zona è continuamente sorvolata dai parapendio che si lanciano dalle cime circostanti. Attravversando le gole, tra le sue montagne, in certe stagioni si può fare torrentismo. Le pareti di granito che sorvegliano Sa Spendula sono una manna per gli arrampicatori.
Ecco che i valori pregnanti dello sport, qui a Villacidro, si estendono alla natura, per affermare un meraviglioso e virtuoso triangolo con l’uomo stesso. La valenza educativa dello sport viene esaltata nel contatto con l’ambiente naturale. Nessun paese della futura nuova provincia ha in dote e in tutela quanto di meglio la natura possa offrire. E su questo terreno fiorisce un massiccio movimento sportivo di base, un esercito festante, pronto a mutuare dalle regole del gioco le regole della vita.
P.S. Con la costruzione dell’Ippodromo si dice che lo sport villacidrese sarà a cavallo. Vincente o piazzato?

 
Tore Erbì
   
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