insieme
         
Buon Natale  
       
Tra qualche giorno sarà nuovamente Natale. Il 62° per me. Passano gli anni, ma il fascino e l’incanto restano immutati. E la nostalgia di tornare bambino o, meglio, di restare tale, riaffiora puntuale con l’avvicinarsi della Notte Santa.
Sorpreso e attonito, mi lascio trasportare dalla poesia di un evento unico e ineffabile, perché umano e divino insieme. E’ la gioia interiore di potere, ancora una volta, rivivere il mistero esaltante della nascita del Figlio di Dio.
E’ la voglia di innocenza, di purezza e di presepe. Davvero un grande dono il Natale!
Per non sciuparlo, Vorrei con la mia voce, lodare il Verbo fatto carne insieme agli angeli; con le mie braccia, stringere e coccolare il piccolo Gesù accanto a San Giuseppe; con i miei occhi, contemplare stupito le meraviglie che si compiono a Betlemme; con le mie orecchie ascoltare, estasiato i primi vagiti del Dio potente che si fa uomo e le dolci, materne parole di Maria per il frutto del suo grembo; con le mie gambe, correre veloce alla grotta; con l’intelligenza, comprendere la mia pochezza e accettare come decisiva l’indicibilità del Mistero; con il mio cuore, infine, diventare umile mangiatoia sulla quale deporre l’Eterno che s’incarna per la salvezza dell’umanità.
Tutto questo per essere, almeno a Natale, un presepio vivente dove tutti i personaggi del racconto evangelico risultano presenti.
Perché un 25 dicembre senza Gesù è vuoto, non scuote la mente e non dà gioia all’anima. Al mondo nessuno vive senza sole, senza ossigeno, senza aria e senza luce. A Natale nessun cristiano può fare festa se esclude il Cristo Salvatore dalla propria vita.
Auguri, dunque, per un Santo e felice Natale di Gesù in voi.
 
Don Giovannino
   
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