insieme
         
Bravi ragazzi  
       
Questo mese di dicembre, destinato tradizionalmente a festeggiare i nostri bambini e ragazzi, vorrei dedicare un pensiero speciale a un gruppo di loro, bravi e tenaci che fanno parte della “Società Sportiva Pallavolo Villacidro”.Insieme a volenterosi allenatori e dirigenti, dal 1985, danno forma all’associazione che da quasiventi anni, nella nostra città, ha il compito di preparare i giovanissimi di questa categoria sportiva.
Il gruppo, di circa duecento giovani tra maschi e femmine, sono parte di una collettività molto attiva in cui la partecipazione di ragazzi, di genitori e di amici si incontra non soltanto nei momenti dei campionati regionali, ma anche per socializzare in occasioni come il carnevale o in segno di amicizia durante le festività del Natale.
La pratica di questa attività sportiva ha inizio sotto forma di gioco, a sette anni. Per i più piccoli c’è la squadra dei “Topolini”, condotti da Betty Marras, che secondo il sentire dei bambini, “è mitica”.
Poi vengono i “Leprotti” e i “Canguri”, tutti in età di scuola primaria, preparati con pazienza e tenacia, da Betty, Silvia e Gigi, allenatori che hanno il compito di insegnare e destare interesse nelle gare e in tutto ciò che costituisce l’attività agonistica del minivolley. Le competizioni dei ragazzini si organizzano solitamente tra le associazioni sportive dei paesi confinanti, Guspini, Sardara, Gonnosfanadiga, che a loro volta si confrontano con i nostri topolini, leprotti e canguri villacidresi, dando luogo a giornate piene d’allegria, entusiasmo e spensieratezza.
Meritano tutti di essere incoraggiati, per fare sì che diventino un orgoglio e un punto di riferimento per i ragazzi e per tutta la comunità. E’ qui che hanno iniziato e si sono allenati tutti i bravissimi giovani che oggi formano le diverse squadre della “Pallavolo Villacidrese”, dalle “Under 13”, alle “Serie C”, femminile e maschile. Concorrono per rappresentare Villacidro nell’hinterland e non solo, con la loro forza e perseveranza, danno prova che i giovani hanno interessi validi, degni di tutta la nostra ammirazione.
Ai ragazzi, agli allenatori e ai dirigenti, BUON NATALE!
Lucia Bahamondes Zenteno

Lettera di una cinquantenne
 
Solo negli occhi di un bambino ho visto tanta curiosità…. Ha compiuto invece cinquantanni e giace da tempo immobile nel suo letto, senza poter parlare né muoversi, assistita con amore dai suoi cari. Si chiama Rosetta e la scorsa domenica, quattro o cinque di noi, cinquantenni come lei, abbiamo deciso di andare a trovarla. Timidi ed impacciati come scolaretti, abbiamo suonato alla sua porta. Ci accoglie il marito e noi ci scusiamo per l’intrusione, poi entriamo cauti, quasi in fila indiana. Tutto, però, si è svolto con naturalezza. Uno per volta ci siamo avvicinati al suo letto cercando di farci riconoscere e di interpretare quello sguardo stupito e curioso. Le porgiamo i nostri piccoli doni: una rosa rossa e una pergamena, ricordo della festa organizzata per i nostri cinquant’anni. Sorride, dimostrando quasi di aver capito il motivo della nostra visita e a me pare che quel sorriso sia riuscito a riempire le ore di quella giornata e non solo… La festa da noi organizzata per festeggiare il cinquantesimo compleanno è iniziata con l’ascolto della Santa Messa ed è proseguita con una visita al nostro cimitero per un saluto agli amici che non ci sono più. Abbiamo poi assolto al rito delle foto ricordo presso il parco “Marchionni”, poi tutti insieme siamo andati al ristorante. Il pranzo si è svolto tranquillamente. Si respirava un’atmosfera d’amicizia e anche il pomeriggio è trascorso senza forzature e con molta compostezza. Qualcuno di noi, approfittando della presenza dell’animatore, si è scatenato in qualche ballo di gruppo e in un “ pericolosissimo Karaoke” che ha dato non pochi problemi ai timpani dei presenti. Ci siamo sentiti molto contenti, spero un po’ tutti, poi tra una chiacchiera e l’altra la sera è trascorsa veloce. Ci siamo salutati portando via con noi una rosa e una pergamena ricordo, sperando di poter ripetere ancora questa piacevole esperienza che ci ha dato la possibilità di trascorrere una giornata diversa dal solito.
 
Gabriella Lilliu
   
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