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Villacidro nella realtà economica del Medio Campidano

       
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Con l'avvicinarsi dell l'appuntamento elettorale che porterà alla nascita anche della nuova provincia del Medio Campidano, si moltiplicano i pronunciamenti di campanile sui presunti diritti di questo o quel comune a diventarne capoluogo. Sanluri che per molto tempo aveva creduto di essere stato già proclamato tale, si fregia del fatto che è la sede di tutti gli uffici, anche se è solo il quinto comune per popolazione, il sesto per superficie e ha scoperto di non essere più centrale di altri comuni. Gli altri centri che si sono fatti avanti rispondono a Sanluri che l'avere gli uffici, semmai, è un privilegio che già lo premia a sufficienza e che pertanto non è corretto che pretenda di accentrare tutto su di sé. Alcuni perciò vorrebbero candidare Guspini perché possiede una fiorente zona artigianale e altri San Gavino perché ha l'ospedale, la ferrovia e in zona è l'unico produttore di zafferano. Resta Villacidro. Per anni è rimasto sonnacchioso ad attendere, come se il problema non lo interessasse. Ora ha deciso di scendere in campo e di avanzare la propria candidatura ed Insieme, che è espressione di una parte significativa della popolazione di questa cittadina, ha accettato di presentarne lo spessore con chiarezza e rispetto, offrendo dati e comparandoli con quelli degli altri comuni più rappresentativi dell'erigenda nuova provincia. Il mese scorso abbiamo pubblicato le tabelle con i relativi grafici sul numero di abitanti, superficie e centralità geografica di tutti i comuni del Centro Campidano. Quei dati evidenziavano la peculiarità di Villacidro. Crediamo che debba pertanto essere tenuto nel giusto conto il fatto che in Italia non c'è provincia il cui capoluogo non sia anche il comune più popoloso. Perché dovrebbe fare eccezione la provincia del Medio Campidano?

In questo speciale esaminiamo la realtà produttiva del Consorzio Industriale di Villacidro e quella dei centri più grossi del territorio in riferimento al comparto agricolo e al patrimonio zootecnico. Per ognuno di questi settori presentiamo i dati più significativi così da offrire un quadro il più possibile oggettivo ed esaustivo sulla realtà dei vari comuni.
1. Consorzio Industriale di Villacidro. (ha collaborato, e lo ringraziamo, il Presidente Dr. Luigi Murgia).
I dati qui riportati, ovviamente, non possono essere comparati con nessun altro comune visto che altrove sono presenti soltanto Zone artigianali che, messe insieme, probabilmente, non superano un decimo dell'area produttiva di Villacidro. Va intanto subito precisato che parlare della zona industriale di Villacidro come di una realtà in cui operano soltanto o principalmente fabbriche malandate o malgestite significa o che non si conosce la situazione, oppure che si è in malafede. Nessuno sminuisce la gravità di certe crisi (leggi, ad esempio, Scaini) con le conseguenze drammatiche che si tira dietro per molte famiglie, ma è falso affermare che si è allo sfascio. Al riguardo, il Presidente Dr. Murgia tiene a ricordare che tra i quindici Consorzi industriali della Sardegna quello di Villacidro è tra i più vitali e in salute. Infatti, pur operando in un contesto di congiuntura, - che comunque investe tutti i settori produttivi e non solo della Sardegna, - il Consorzio di Villacidro sta conoscendo un dinamismo progettuale e di investimenti economicamente sostenibili che lascia ben sperare. Il consistente numero di aziende già operanti e quelle di imminente apertura (cfr. Tab. A) esprimono un panorama produttivo articolato e diversificato nei settori industriale, commerciale, artigianale e dei servizi solido e resistente agli effetti congiunturali del mercato. Ad esempio, nel settore dello smaltimento dei rifiuti, Villacidro risulta all'avanguardia dal monento che già si separano i rifiuti secchi da quelli umidi e da questi ultimi si è già in grado di produrre energia elettrica e di venderla a basso costo alle aziende che operano all'interno del Consorzio. Le 1305 unità lavorative già presenti, si spera, entro questo 2005 di aumentarle dell'11% circa. La Tab. suddivide le aziende presenti in base al numero di addetti. Il dato più evidente che emerge è il ridimensionamento della grande industria e il notevole incremento della piccola e media impresa.
2. Produzione agricola. (Fonte: dati ISTAT. Si ringrazia per la collaborazione il Dr. Martino Muntoni). Perché risulti più chiara la pluralità di coltivazioni si è scelto di predisporre tabelle distinte per tipo di produzione. Dai dati della Tab. C si evidenzia che quanto a produzione di ortive, i comuni presi in esame raggiungono nell'insieme superfici coltivate piuttosto modeste per quanto riguarda le ortive: appena il 12,9%, mentre risultano più consistenti le superfici coltivate a cereali (30,2%) e a foraggio (38%) con un significativo 22,1% di Guspini. Dove invece la primazia di Villacidro emerge in maniera evidente è nei settori olivicolo (26,7% , Tab. D, grafico 1), frutticolo (29,8%, Tab. E, grafico 2) e agrumicolo (46,8%, Tab. F, grafico 3).
3. Patrimonio zootecnico. (Questi dati provengono da una nostra indagine, sono aggiornati al dicembre 2004 e possono ritenersi altamente attendibili. Si ringrazia per la collaborazione il Dr. Franco Gioi). Dal quadro complessivo (cfr. Tab. G) emerge che tra i centri presi in esame Villacidro e Guspini sembrano collocarsi una spanna al di sopra degli altri, se si eccettua per i suini, con San Gavino che vanta il 70% di tutti i capi e per gli equini, il cui numero, comunque, fa registrare cifre molto modeste. In particolare Villacidro è al primo posto quanto a caprini e a galline ovaiole e secondo per numero di capi suini ed equini.
   
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