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Il fascino del passato  
       
Qual’è la motivazione che ci spinge ad andare a visitare un museo? Indubbiamente la curiosità e la voglia di sapere come si viveva nel passato.
Personalmente trovo anche un’altra motivazione: constatare che col trascorrere dei secoli, l’uomo, grazie al suo ingegno, è riuscito a rendere meno faticosi tutti i lavori e le attività che gli sono indispensabili per soddisfare i suoi bisogni.
Abbiamo un esempio di questo percorso nel museo di Santa Barbara. É stato appena messo in esposizione il primo orologio da torre installato a Villacidro, intorno alla metà dell’800.
É un oggetto voluminoso, robusto e pesante. Per poter funzionare aveva bisogno di essere ricaricato tutti i giorni facendo rimontare tre grossi pesi di pietra (che i parrocchiani più anziani ricordano bene) con una chiave. Aveva bisogno inoltre di essere frequentemente lubrificato e rimesso all’ora perché a quel tempo gli orologi non erano molto precisi. Tutti questi compiti erano di norma svolti dal sacrestano oppure da un volenteroso e appassionato fedele. Occorreva poi riparare i guasti, derivanti soprattutto dalla notevole usura causata dai pesi sulle ruote e dal fatto che il meccanismo era situato nella parte alta del campanile e quindi esposto al vento, alle variazioni di temperatura e di umidità.
È rimasto in funzione fino agli anni ’60, cioè per circa 150 anni, ma a quel punto la manutenzione sempre più frequente e costosa ne hanno imposto la sostituzione con un meccanismo nuovo e più moderno. Il nuovo orologio, infatti, pur essendo dotato di pesi, non aveva bisogno che fossero rimontati manualmente: vi provvedeva automaticamente un motore elettrico, che era già un bel passo in avanti. Restavano però altre incombenze; lubrificazione, pulizia e usura che imponevano periodici controlli.


Questo secondo meccanismo, pur essendo più moderno, ha avuto una durata nettamente inferiore al precedente: è rimasto in funzione per circa 25 anni, cioè fino agli anni ’80, quando è stato installato un nuovissimo orologio computerizzato. Niente più olio, manutenzioni o usure, è tutto automatizzato. E’ sufficiente andare sul pannello di controllo situato in sacrestia: serve uno scampanio a festa per la prossima Pasqua, il richiamo per la novena di Natale? … click, fatto! In linea con i nostri tempi che ci chiedono ritmi sempre più veloci, ma senza lasciarci lo spazio per riflettere.
 
Giorgio Murgia
   
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