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Il Papa invia l’ultimo saluto a Lucia  
       

Il 13 febbraio con l’ultima benedizione del Papa moriva in Portogallo suor Lucia Do Santos. Lucia e i suoi cuginetti Francesco e Jacinta Marto nacquero a Aljustrel vicino a Fatima. E’ un borgo dove il tempo sembra essersi fermato: casupole basse con piccolissime finestre e strade acciottolate. A custodia della casetta dei due veggenti vi è un anziano nipote che accoglie i visitatori e mostra le vecchie foto della famiglia, ritagli di giornali dell’epoca e da notizie di Lucia che dal 1947 vive in un convento di Coimbra.

I tre veggenti ebbero un’infanzia povera ma ricca di affetti e una profonda educazione religiosa, tanto che quando si allontanavano nelle desolate colline di Fatima per pascolare le poche capre della famiglia alternavano i giochi con la recita del rosario. E fu proprio durante una di queste pause che il 13 maggio del 1917 apparve loro una “Signora più splendente del sole” con un rosario in mano. A questa prima visione me seguirono altre cinque sempre il 13 di ogni mese. Lucia, intelligente e matura per la sua età,
aveva solo 10 anni, 2 più di Francesco e 3 più di Jacinta, dialogava con la “Signora” mentre i cuginetti ne guardavano affascinati l’immagine. Il racconto di questa visione mette in subbuglio il paesino e i dintorni scatenando l’ostilità delle autorità e tanta agitazione e fervore nel popolo. Il curato incredulo vuole che si chieda alla Signora che si definisce la Vergine del Rosario, un segno tangibile che confermi i loro racconti. Intanto i bambini subiscono interrogazioni e perfino la prigione. Sono mesi di grande sofferenza per loro e le loro famiglie finché nel piovoso e scuro pomeriggio del 13 ottobre avviene il prodigio: alla presenza di migliaia di persone giunte da ogni parte il sole si fa posto tra le nuvole, un disco d’argento che comincia a muoversi quasi a precipitare sulla folla. Gli increduli e i dubbiosi si ricredono e già avvengono guarigioni inspiegabili. La “Signora di Fatima” rivela a Lucia quelli che si chiamano i “segreti” e rivelerà anche che i due cuginetti andranno presto in cielo. Per sottrarsi alle curiosità della gente Lucia lascerà con dolore il suo paese, rinunciando ai suoi sogni di fanciulla, per chiudersi in un convento. Nel 2000 il Papa beatifica i due fratellini alla presenza di Lucia che nella sua clausura ha messo per iscritto tutto ciò che avvenne durante le apparizioni. I famosi segreti di Fatima in cui si preannunciavano alcuni grossi avvenimenti del secolo, si dice anche di un uomo vestito di bianco colpito da armi da fuoco e che sale in un monte. E il Papa venne colpito il 13 maggio del 1981, egli dirà che una mano ha deviato la pallottola, quella pallottola che egli ha fatto incastonare nella corona della Madonna di Fatima.
I vuoti che pare ci siano nei segreti possono lasciare perplessi noi cristiani fatalisti convinti che tutto è già scritto in cielo e non consideriamo che Dio ci ha dato la libertà di scegliere: il “libero arbitrio”, questa libertà rende la storia di ciascuno indeterminata, flessibile a continui mutamenti, influenze esterne e condizionamenti che possono allontanarci dai disegni di Dio. Basta poco a modificare le nostre scelte, a sconvolgere la mappa della nostra esistenza.
Del messaggio di Fatima è sempre attuale l’invito alla conversione, alla preghiera e alla penitenza. Ecco spiegate le conversioni del cuore, le guarigioni miracolose anche di chi non prega di essere liberato dai propri mali ma prega per gli altri. Il sacrificio dei martiri missionari, le sofferenze di chi cerca un porto sicuro, i bambini senza famiglia non modificheranno in qualche modo il nostro cuore e la mappa della nostra vita? E’ una domanda che pongo a chi ha più sapienza di me. Anche per Lucia di Fatima il privilegio d’essere protagonista di un si grande avvenimento fu così sconvolgente da farle modificare tutti i suoi progetti.
 

Mariolina Lussu

   
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