insieme
         
Lettera aperta ai genitori dei cresimati
       
Carissimi, pensavate che da domenica 23 ottobre la tranquillità regnasse nelle vostre famiglie e nelle vostre coscienze in fatto di educazione religiosa dei vostri figli. E invece no! Non è tutto finito, semmai il contrario. Tutto comincia ora. Comincia un lavorio immane con i vostri figli che ora si affacciano alla giovinezza. Un lavorio che dovrà farli diventare uomini e donne, cittadini, adulti nella fede, cristiani convinti. Credetemi, il bello deve ancora venire. Per questi 6 anni di catechesi parrocchiale vi ringraziamo per la fiducia accordataci. Ma non vi diciamo arrivederci, così come si fa negli esercizi commerciali. Scusateci, ma non ce la sentiamo. Non abbiamo il coraggio di mollare così i vostri figli, magari con una bella cerimonia. Oh, sì! La messa delle Cresime domenica è andata molto bene: il vescovo era in forma, i canti belli, tutto è filato liscio. Perdonateci, ma non ci basta. Non togliamo il disturbo. A fare celebrazioni ben fatte (senza modestia) siamo bravi.
Ma è altro che ci rode dentro: i vostri ragazzi ci stanno a cuore e continueranno ad esserci cari. Sentiamo ancora responsabilità nei loro confronti, vogliamo fare qualcosa perché crescano così come il Signore vorrà realizzandosi pienamente come persone. Ho concluso pochi minuti fa una riunione con una equipe di persone che hanno dato la loro disponibilità per occuparsi dei preadolescenti, gli stessi che domenica 9 ottobre assieme alle catechiste hanno animato la mattinata a San Sisinnio. Credetemi le idee non ci mancano, l’entusiasmo pure, ma non vogliamo agire nonostante la famiglia.
Ricordate le miriadi di foglietti con le quali vi abbiamo bombardato durante il catechismo? Riunioni, feste, attività in oratorio… tutto questo per costruire il fondamentale collegamento con i genitori! Ecco, desideriamo che non si spezzi ora che il catechismo è finito, semmai vorremmo intensificarlo. Abbiamo bisogno di genitori che credono in noi, di parrocchiani che ci incoraggiano, di persone che ci danno una mano prima di tutto promuovendo le iniziative, dicendo bene di esse, o forse meglio “bene-dicendo” l’impegno di coloro che stanno con i ragazzi e con i giovani. Pensate alle decine di persone che quotidianamente sono a servizio dell’educazione in parrocchia: catechiste, animatori e animatrici di oratorio, preti, suore. State tranquilli, non ci facciamo illusioni. Siamo consci delle reali difficoltà che incontriamo e che incontreremo, ma ci basta sapere che siamo dalla stessa parte, che giochiamo la stessa partita. Bello sarebbe se qualcuno di voi ci desse la disponibilità per aiutarci in alcune iniziative. Comunque non partiremo da soli, abbiamo già fissato un incontro per lunedì 7 novembre alle ore 17,30 nel Centro Pastorale alla quale vi preghiamo di non mancare. Sarà il primo segno importante della vostra volontà di continuare sulla strada della collaborazione parrocchia – famiglia nell’educazione dei vostri ragazzi. In quella occasione vi presenteremo il progetto che abbiamo stilato con le diverse iniziative in programma. Il nostro obiettivo è darvi una mano offrendo luoghi, attività, metodologie che consentono ai vostri ragazzi di esprimere se stessi, i valori che portano dentro e la forte carica di energia che sanno contagiare anche a noi adulti. Noi ci proviamo, ma voi aiutateci ad aiutarvi.
In attesa di incontrarvi di persona vi saluto con cordialità e stima.
 
don Giovanni
   
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