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E' Pasqua rifiorisce la speranza

Ci stiamo avvicinando alla Pasqua di colui che si è fatto a noi vicino come Via, Verità e Vita. Sotto la sua guida l’uomo stanco e affaticato trova rifugio e ristoro. Avvicinarsi al Risorto, mentre si sperimenta l’aridità, significa illuminare di senso la propria esistenza, fino a diventare pure noi dei risorti. Nel quotidiano scorrere di impegni, fatiche e delusioni che non di raro svuotano il cuore e la mente da ogni entusiasmo e spengono il futuro lasciando la persona nell’inquietudine e nell’incertezza, il cristiano sa di dovere fare spazio alla Parola di Dio come all’unico messaggio in grado di ridonare fiducia e motivazioni forti al proprio operare. “L’uomo non può vivere senza speranza”, aveva scritto papa Giovanni Paolo II. Dunque, accanto alla fede che dà un orientamento sicuro ai propri passi nel tempo e alla carità che consente di vedere nell’altro un fratello e un figlio di Dio rivestito della nostra stessa dignità, il seguace di Gesù sa di essere chiamato anche ad accogliere la speranza come valore fondamentale del proprio essere. L’attuale cultura neo illuminista, che si configura per il suo pregiudiziale e deciso rifiuto di qualsiasi proposta forte e di normative che presumono di farsi vincolanti per tutti, non solo non appare in grado di costruire futuro, ma si rivela anche chiusa alla speranza cristiana e allo stesso annuncio evangelico della Pasqua di Gesù. Il credente invece sa di non poter ridurre la sua voglia di vivere alle ristrettezze della realtà spazio-temporale che lo circonda. Prende coscienza della distanza tra la fede cristiana e la vita moderna e sceglie di orientare i propri passi sui sentieri che una coscienza illuminata dalla fede aiuta a scorgere tra le mille, veloci strade soltanto umane. Questi tracciati, certamente faticosi, non abbisognano però di molta zavorra per essere percorsi. Quel che conta è che si accolga Gesù nella propria vita. Soltanto chi si lascia prendere per mano da Lui diventa poi capace di suscitare speranza. Buoni e leali con tutti, ma ubbidienti solo al Signore. La Pasqua che viene diventi, dunque, per tutti occasione straordinaria per incontrare il Signore Risorto e per essere testimoni di speranza. Buona Pasqua!

Don Giovannino

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