Carissima Silvia, siamo la classe III C, che frequenta l’ultimo anno del Liceo Classico-Linguistico “E. Piga” di Villacidro. Ci è stato proposto di leggere e discutere la lettera che tu hai indirizzato a don Giovannino, comparsa sul giornalino parrocchiale “Insieme” del mese di novembre. Abbiamo deciso di dire la nostra su un tema che riteniamo essere molto importante, sul quale vogliamo confrontarci unendo le nostre riflessioni alle tue, forse anche per capire meglio il tuo pensiero. Tu hai fatto e motivato la tua scelta personale di non andare più in chiesa e chiedi risposta ai tuoi interrogativi; il tuo problema è sicuramente il problema di moltissimi altri giovani. Noi, come te, pensiamo che la chiesa sia un’istituzione strettamente legata alla società, ma riteniamo anche che la fede debba andare oltre gli schemi sociali. Se la fede è veramente sentita, se significa porre la propria vita con fiducia nelle mani di Dio e agire secondo gli insegnamenti di Gesù Cristo testimoniandoli nella vita quotidiana, allora questa fede non può essere compromessa da comportamenti umani sbagliati. La messa domenicale non è stata istituita dagli stessi sacerdoti che la presiedono e nei quali non sempre riconosci i veri valori cristiani, bensì da Gesù stesso. Perciò partecipare attivamente alla messa significa crescere nella fede, ascoltare la Parola di Dio e attualizzarla, celebrare l’eucarestia, secondo una dimensione comunitaria di condivisione, fondamentale nel messaggio della fede cristiana. Ci piacerebbe approfondire questo nostro scambio di idee e capire meglio le motivazioni che ti hanno portato alla scelta di non andare più in chiesa. Ti salutiamo cordialmente e ti auguriamo un felice Natale.
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