insieme
         
"Ostinati" - Romanzo ambientato a Villacidro
       

Venerdì 27 gennaio scorso, presso l’Auditorium Santa Barbara, è stato presentato il romanzo di Sergio Pibiri, intitolato Ostinati. Alla presentazione del volume dell’ex sindacalista della CGIL, sono intervenuti il sindaco di Villacidro Franco Sedda, Carmen Marongiu, segretaria della Camera del Lavoro del Medio Campidano, Giampaolo Pusceddu, direttore del periodico “La Gazzetta del Medio Campidano”, nonché editore dello stesso romanzo di Pibiri, Mondino Ibba, consigliere regionale, e Lello Caravano, giornalista de “L’Unione Sarda”.
Il romanzo è ambientato nella Villacidro degli anni Cinquanta. Un periodo particolare per la storia della Sardegna e, quindi, anche per Villacidro, caratterizzato dalle lotte contadine per l’occupazione delle terre e dalle rivendicazioni del movimento per la terra diretto ad ottenere nuove aree da seminare e sfruttare, il rinnovamento dell’agricoltura e il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei contadini. Lotte che, nel territorio del Medio Campidano, raggiunsero l’apice nel marzo del 1950 quando in località Sa Zeppara, al confine tra i comuni di Guspini e Pabillonis, centinaia di contadini occuparono le terre della tenuta di proprietà della baronessa Luigia Serra Rossi. In quello stesso anno, la CGIL organizzava a Cagliari il congresso per la rinascita economica e sociale della Sardegna al quale fu ampiamente rappresentato il mondo agricolo del Medio Campidano e della stessa Villacidro che partecipò con alcuni rappresentanti della cooperativa “L’Economica di Villacidro”, allora presieduta da Antioco Angelo Concas.
Il romanzo, oltre che offrire uno spaccato della Villacidro degli anni Cinquanta, descrive tutta una serie di personaggi, in parte realmente esistiti, che lottarono per migliorare le condizioni vita e di lavoro degli agricoltori, ed intenti anche ad organizzarsi sul piano sindacale per difendere i propri diritti. Al centro di tutte queste vicende c’è l’agro di “Soddu ‘e Pani”, attorno al quale si sviluppa tutta la trama del romanzo.

 
Manuela Garau
   

 
Riceviamo e pubblichiamo
 
Invio un breve ricordo del collega oggi scomparso Avv Antonio Cadoni.
Dopo cinquanta anni di battaglie forensi quali avversari sempre leali e corretti, seno il dovere di citare il collega oggi scomparso, anche perché non sufficientemente conosciuto da molti suoi concittadini. Uomo schivo, mai appariscente, è invece personaggio meritevole di lode, non solo per le sue doti professionali e culturali, ma in particolari per le sue qualità di uomo probo, con un alto senz’op del dovere e dell’attaccamento al proprio lavoro. La sua vita praticamente è stata vissuta nelle aule del Tribunale e per la maggior parte nelle quattro mura del suo studio, ove esercitava attivamente una non comune intelligenza, con profonda preparazione tecnica giuridica, arricchita da un profondo senso per l’arguzia e l’ironia. Uomo di grande cultura, pur non avendo scritto romanzi o narrativa e certamente da ritenere un gran letterato se si conoscono i suoi scritti professionali e le comparse difensive. Liberare sempre coerente , altamente rispettoso, per gli altri, pur non essendo cristiano praticante, sempre rispettoso per i principi religiosi, ha applicato di fatto le normative cristiane aiutando e difendendo spesso gratuitamente molti bisognosi. Ottimo civilista ed altrettanto brillante penalista argomentava con logica stringente ed una dialettica espressa con un italiano di rara maestria. Talvolta critico pungente, ma sempre moderato e costruttivo merita giusto riconoscimento tra i villacidresi più illustri.
 
Il collega ed amico Antonino Spada
 
 
<<Torna ai titoli
 
 
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
     
         
                 
sito realizzato da: Francesco Chia      
Copyright ©2004