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San Giuseppe Maria Tomasi
       
Discendente della nobiltà siciliana, Giuseppe Tomasi nacque a Licata il 12 settembre 1649. Destinato come paggio alla corte del re di Spagna, fu educato alle scienze umanistiche e alla conoscenza delle lingue. La formazione cristiana però, ricevuta in famiglia, fece sorgere in lui la vocazione al sacerdozio. Col consenso della famiglia, non ancora diciassettenne, rinunciò ai suoi diritti patrimoniali e feudali e si dedicò agli studi sacri. Studiò nelle varie case dei Teatini (fondati da San Gaetano da Thiene): Messina, Ferrara, Modena e Roma e infine Palermo. Nel 1673, a 24 anni, venne ordinato sacerdote a Roma, dove dimorò per molti anni. Si dedicò con passione alle opere di pietà e agli studi liturgici e biblici. Da un rabbino, che in seguito grazie a lui si convertì al cristianesimo, apprese la lingua ebraica a dimostrazione del suo grande interesse per la conoscenza dei testi sacri. Ostinato nel rifiutare incarichi onorifici all’interno dell’Ordine, accettò l’invito a fare parte del Circolo degli eruditi e della biblioteca della regina Cristina Alessandra di Svezia. Appassionato studioso, dedicò molto del suo tempo alla ricerca e alla consultazione dei codici antichi, senza naturalmente trascurare la preghiera e i suoi doveri di sacerdote e di religioso. Pubblicò numerose opere di Liturgia e di Sacra Scrittura, dedicando la sua opera fondamentale alla regina Cristina che lo aveva accolto nella biblioteca reale. Incline alla riservatezza e all’umiltà volle sottrarsi alle lodi dei dotti dell’epoca, firmando le sue pubblicazioni con il cognome della nonna paterna: Giuseppe Caro. Il suo grande interesse per la ricerca archivistica gli consentì di pubblicare anche una preziosa raccolta di “Antifonari e Responsoriali” rinvenuti nel Monastero di San Gallo e nella Basilica Vaticana. Nel 1688, sponsorizzato dal Cardinale Barberini curò l’edizione critica della Bibbia in due volumi. Due anni dopo si mise al servizio delle monache benedettine di Palma (Agrigento) per le quali elaborò le Costituzioni. In questo centro, si occupò anche dell’istruzione pubblica incoraggiando la venuta dei padri Scolopi e sostenendo che si impara meglio nella scuola pubblica che a casa con il proprio maestro. Nel 1712, un anno prima di morire, fu nominato cardinale dal papa Clemente XI. Le pubblicazioni a carattere liturgico e biblico continuarono fino alla sua morte che avvenne a Roma il 1° gennaio del 1713. Aveva 63 anni. San Giuseppe Maria Tomasi può essere considerato un precursore della Riforma liturgica. Stimatissimo dai papi che lo avevano conosciuto personalmente. Papa Benedetto XIV avviò il processo di beatificazione che avvenne nel 1803 con papa Pio VII. Il 12 ottobre del 1986, Giovanni Paolo II lo proclamò santo.
   
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