Nella tormentata Terra Santa si è celebrato di nuovo il Natale nella basilica della Natività di Betlemme alla presenza di circa trenta mila pellegrini mentre quaranta mila fedeli si radunavano in piazza San Pietro per ascoltare il primo messaggio Urbi et Orbis del nuovo papa trasmesso in sessantotto paesi del mondo. Il papa ha esordito con il vangelo di San Luca: vi annuncio una grande gioia oggi vi è nato nella città di Davide un Salvatore Cristo Signore. L’annuncio del papa è rivolto anche a noi uomini e donne del terzo millennio. Denuncia il rischio di atrofia spirituale dell’uomo tecnologico e invita ancora l’Europa a non dimenticare le radici cristiane. Lo spirito del Natale, ha auspicato il papa, sostenga quanti si adoperano in tutti i paesi afflitti da lotte fratricide dove non sono tutelati i diritti più elementari dell’uomo. ”Nella notte di Natale Gesù si fa uno di noi per esserci compagno nelle strade insidiose della storia, accogliamo la mano che ci tende che nulla vuole toglierci ma solo donare”. Pensiamo a Maria silenziosa testimone della nascita prodigiosa mentre nell’anima colma di stupore risuonava l’annuncio degli angeli:Gloria a Dio e pace in terra agli uomini di buona volontà… Quella buona volontà che troppo spesso è mancata e manca a chi governa le nazioni con le tragiche conseguenze che tutti conosciamo. A Capodanno abbiamo celebrato la giornata della pace voluta da Paolo VI trentotto anni fa. Ma la pace non è solo quella che vorremmo fosse stipulata dai responsabili delle nazioni e dai grossi organismi internazionali, la pace riguarda tutti noi, la pace è seguire la Verità, ha detto il nostro vescovo alla marcia della pace. Possiamo anche aggiungere che la pace nasce dal nostro cuore e dai nostri sentimenti, dal sapere convivere nelle diversità, nel saper cogliere i bisogni, la sofferenza di chi è solo, di chi ha abbandonato la propria terra perché è avara di frutti, tormentata da scontri tribali, e per sfuggire a questi affrontano le insidie dell’esodo, le incertezze dell’accoglienza in terra straniera. Il mistero del Natale con la sua magia rimanga in noi tutto l’anno, e ci sostenga nella fatica del vivere quotidiano, e susciti nei giovani entusiasmo e gioia di vivere.

Informiamo i genitori che è stata avviata una nuova iniziativa, quella di festeggiare in Oratorio i compleanni dei bambini e dei ragazzi. L’invito è per tutti, basta solo parlarne con noi animatori. Già nei mesi di novembre e di dicembre si sono organizzate, in via sperimentale, le prime feste con grande soddisfazione e successo. Ora siamo pronti a partire. I genitori che lo vorranno, - e speriamo che siano tanti!, è sufficiente che ci comunichino la loro disponibilità. Alla preparazione e alla gestione ci pensiamo noi. Intanto rinnoviamo i nostri auguri a Nicola, Alberto, Erica ed Enrico che già hanno festeggiato il loro compleanno in Oratorio con tanta allegria e amicizia. Vi aspettiamo numerosi.