Parrocchia Santa Barbara Villacidro
Piazza S. Barbara, 2 -- 09039 Villacidro (CA) ITALIA Tel. e fax: +39 070932018
Santa Barbara Villacidro
                   
               
 
insieme
         

Stavolta non ci sto!

Anch’io da tante persone semplici sono ritenuto “uno che può”, perché pensano che una mia parola sia tenuta in conto più di altre e perché c’è chi crede che gli imprenditori non abbiano difficoltà ad avere fiducia in me, visto il ruolo che ricopro. Quando qualcuno viene a chiedermiStavolta non ci sto! aiuto – se posso e alla pari degli altri – cerco di fare del mio meglio per venirgli incontro. E se mi riesce di risolvergli il problema, allora mi sento contento perché avverto di essere stato utile a qualcuno. In simili circostanze, è facile sentirsi come autorizzati a chiedere qualcosa in cambio o che il beneficiato si senta in dovere di sdebitarsi. Un simile comportamento resta sempre moralmente illecito e scorretto, ma può accadere. Il favoritismo e il clientelismo – perché di questo si tratta – non sono ipotesi astratte, ma prassi nelle quali tutti possono facilmente cadere, naturalmente sbagliando. E questo errore – lo sappiamo bene – è molto più diffuso di quanto, certo perbenismo, vorrebbe fare credere. E quando si scopre che la solidarietà serve a mascherare stili di comportamento di tipo clientelare, occorre intervenire con fermezza in difesa della dignità dei più deboli. Ora però, denunciare questo rischio è altra cosa dal far credere, con camaleontici arrangiamenti, che si sta prendendo posizione pro o contro uno schieramento partitico o qualcuno dei personaggi più in vista del panorama politico locale. Queste affermazioni, infatti, quando non rispecchiano il pensiero di chi si è espresso, sono soltanto faziose e, dunque, da respingersi con fermezza. Purtroppo la correttezza nel campo dell’informazione non di raro subisce stravolgimenti spudoratamente intenzionali e strumentali.
Al lettore che probabilmente sta cercando di capire dove voglio arrivare, dico che sto parlando di me, o meglio, di come certe volte i miei pronunciamenti vengono da certuni manipolati. E’ accaduto in passato e di recente. Mi riferisco, ad esempio, ai volgari attacchi seguiti agli articoli sulla salvaguardia del patrimonio della parrocchia, ai commenti calunniosi riservati da certa stampa a un documento degli organismi ecclesiali diocesani di cui ero primo firmatario, all’indomani delle elezioni per la nuova provincia e ai miei pronunciamenti sulla situazione occupazionale a Villacidro.
Conosco bene la parola di Gesù che mi chiede di non perdermi dietro la pagliuzza del fratello, ignorando la trave del mio occhio (Mt 7,3-5) e so quanto sia doveroso, per un cristiano, tenere lo sguardo fisso sulle proprie debolezze e i propri errori, anziché andare a cercare quelli altrui. La sapienza evangelica, infatti, raccomanda di concentrare la riflessione più su se stessi che sui comportamenti degli altri. Ma questo non può legittimare nessuno a falsificare la verità. Non si può accettare, senza reagire, di venire strumentalizzati per dare spessore a strategie politiche o partitiche di singoli o di gruppi. Esasperare il confronto fino a tramutarlo in scontro è sempre sbagliato. Lasciarsi andare, poi, a giudizi e a condanne nei confronti di persone precise, quando non si hanno riscontri, è addirittura atto terroristico ancora più colpevole se la paternità della propria acredine la si attribuisce ad altri.
Normale, dunque, che avverta disagio e fastidio quando mi accorgo di essere “usato “ per finalità che nulla hanno a che fare con il mio ruolo di sacerdote e di parroco e che, anzi, fagocitano divisioni e contrapposizioni nella comunità. Chiedo rispetto soprattutto per ciò di cui sono espressione e che rappresento. Sono pronto a rispondere di quello che dico e che scrivo e non delle gratuite interpretazioni di terzi. Non vorrei che d’ora in poi dovessi stare attento anche a quando recito l’Ave Maria! Grazie a Dio, però, devo anche riconoscere che tali signori, nonostante il rumore momentaneo che creano, non riescono a sopraffare la verità.

 

Don Giovannino

<<Torna ai titoli
 
 
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
     
         
                 
sito realizzato da: Francesco Chia      
Copyright ©2004