Il 14 Maggio, i giovani delle diocesi sarde si sono incontrati a Santa Maria Aquas, per completare il percorso intrapreso in continuità con il tema della GMG nell’arco di quest’anno pastorale.
La giornata splendida ha consentito al programma di svolgersi in modo ottimale, i numerosi giovani presenti infatti, sotto un gradevole sole primaverile, hanno ascoltato e meditato la Parola di Dio con la preghiera e con il canto, il cui tema era la speranza da vivere, condividere e annunciare agli altri.
La testimonianza di Don Alessandro Amapani, responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile poi, ha letteralmente catturato l’attenzione dei presenti, mettendo in luce sia gli ostacoli che si frappongono tra il Vangelo e il nostro vivere quotidiano che le proposte vincenti per rimuoverli.
Don Alessandro con un linguaggio semplice e diretto, non ha esitato a mettere in guardia i giovani dai falsi valori e dai falsi miti che il mondo consumistico presenta, a cominciare dal concetto di speranza a cui tutti si è in un modo o nell’altro condotti a credere. Si spera di vincere a questa o quella lotteria, di dimagrire a tutti i costi, di fare un splendida vacanza, di diventare famosi, di possedere il nuovo modello di cellulare, di restare sempre giovani e belli e così via, ricordando che tutto ciò, in quanto molto difficile da ottenere, spinge spesso il mondo adolescenziale e non, alla depressione, al suicidio e alla solitudine.
Per questo oggi, ha affermato Don Amapani, occorre riappropriarci della nostra vita e del senso vero del nostro vivere che solo Cristo può darci. Occorre recuperare il valore del sapersi relazionare con gli altri, del dialogare, del cercare il contatto umano, ma soprattutto il valore autentico della speranza.
Di quella speranza in Cristo che essendo pane spezzato, benedetto e donato è l’unico a dare la vera gioia, la vera ricchezza, la vera pace. Così anche noi possiamo divenire presenza di Cristo nutrendoci di quel pane ed essere capaci di farci dono agli altri spendendo la nostra vita per il bene.
Terminando, ha esortato i giovani a prendere sul serio l’incontro con Gesù Cristo per trovare la forza di trasmettere la speranza, soprattutto perché Cristo si fida di noi e noi non possiamo deluderlo.
La celebrazione eucaristica, presieduta da Monsignor Dettori, è stata il momento culminante della giornata ed ha rafforzato nei partecipanti il desiderio di farsi pane spezzato e testimoni del Risorto.
Al pomeriggio gran finale in musica con il concerto di Francesco Sportelli e i Cometha, che con i loro brani e i continui richiami alle parole di Giovanni Paolo II, ha letteralmente entusiasmato tutti.
Agli organizzatori va sicuramente tutta la riconoscenza dei giovani per l’ottima riuscita di questa giornata.
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