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2 Giugno: l'Italia festeggia la nascita della Repubblica

Il 2 giugno si festeggia la Repubblica italiana, quest’anno, per la precisione, il sessantesimo anniversario. Per qualcuno è solo un giorno di vacanza, ma in realtà sessanta anni fa l’Italia arrivò ad una svolta. Il 2 giugno del 1946 si svolse il Referendum istituzionale indetto a suffragio universale con il quale gli italiani venivano chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo, monarchia o repubblica, dare al paese, votarono infatti anche le donne che finalmente2 Giugno: l'Italia festeggia la nascita della Repubblica poterono far sentire la propria voce. Il periodo è difficile, sono ancora vividi i ricordi del regime nazifascista, ma gli italiani dimostrarono di avere le idee piuttosto chiare, di voler scegliere democraticamente il loro futuro e optarono per la Repubblica. Dopo 85 anni di regno, con 12.717.923 voti contro 10.719.284 l'Italia diventava repubblica e i monarchi di casa Savoia venivano esiliati. All’indomani dalla consultazione elettorale si arrivò ad un ulteriore traguardo, venne formata l’Assemblea Costituente per la redazione della Costituzione, basata sui valori emersi negli anni della guerra, valori di giustizia, uguaglianza e soprattutto di libertà. La festa della Repubblica venne festeggiata per la prima volta il 2 giugno del 1948 con una parata militare in via dei Fori Imperiali a Roma, l’anno dopo, con l’ingresso dell’Italia nella NATO, si festeggiò con dieci parate militari in contemporanea in tutto il Paese e nel 1950 proprio la parata fu inserita nel protocollo delle celebrazioni ufficiali. Il cerimoniale al giorno d’oggi prevede la deposizione di una corona d’alloro al Milite Ignoto presso l’Altare della Patria e una parata militare con la presenza della più alte cariche dello Stato. Questo tipo di celebrazioni ha suscitato non poche polemiche. Per molti la sfilata delle forze armate non rispecchia quello che è il vero significato della ricorrenza, sessant’anni fa si celebrava per la prima volta la pace e non le armi, ma aldilà delle polemiche, ritengo che ci sia bisogno di non scordare i sacrifici e la forza del Paese in quegli anni, custodendone più che altro i valori, tenendo presente il primo articolo della Carta Costituzionale: "L'Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".

 

Francesca Ortu

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