 Intercultura (AFS) è un programma di scambio culturale che è cominciato subito dopo la seconda guerra mondiale, grazie a giovani uomini e donne della American Field Service, la squadra ambulanza che ha operato durante la guerra. Attualmente AFS è attiva in più di quarantaquattro paesi e, nell’anno scolastico 2005/06, vi hanno aderito circa diecimila studenti. L’attività di AFS dipende da due cose: famiglie che vogliono ospitare gratuitamente studenti e studenti che vogliono fare uno scambio culturale. Anch’io ho scelto di partecipare a questo programma per gli ideali di pace e tolleranza che rappresenta. Trovo meravigliosa l’idea di collaborazione per un mondo più pacifico; la comprensione di un’altra cultura ti induce a ritenere la comunità di cui fai parte come una famiglia. Io vengo dal Montana, negli Stati Uniti. Il Montana è uno degli stati più grandi dell’America, ma ci sono pochi abitanti. L’area è quasi una volta e mezzo quella dell’Italia, ma la popolazione è inferiore a quella della Sardegna. Ci sono due parti del Montana: la parte orientale è pianura secca e piatta, un po’ brutta; ma se vai ad ovest ci sono montagne bellissime, anche un lago molto grande, il Flathead Lake. Il nome viene da una tribù di indiani. Le due tribù presenti nella riserva sono i Salish e i Kootenai che poi si sono unite. Nella riserva vivono circa 4000 membri, mentre 2800 vivono fuori dalla riserva. Il mio paese è situato all’estremo sud di questo lago, si chiama Polson. Polson ha più o meno cinquemila abitanti, ma la popolazione aumenta durante l’estate perché a molti turisti piace il nostro bel lago. Durante l’estate io vado ogni giorno con i miei amici al lago per fare un bagno o prendere sole. Il Montana è molto vicino al Canada; d’inverno fa molto freddo. Per Natale c’è sempre la neve; questo è stato il mio primo Natale senza neve! Tutto è più grande nel Montana: la gente, le macchine, le strade, le montagne, i fiumi e i laghi.
La cultura è molto diversa da quella italiana; qua la famiglia ha molta più importanza. In America vedo i miei nonni due volte all’anno, qui vedo i miei nonni (ospiti) almeno quattro volte la settimana. In America raramente mangiamo tutti insieme, i negozi non chiudono all’ora di pranzo; abbiamo sette ore di scuola ogni giorno, possiamo scegliere molte delle materie che vogliamo studiare, possiamo guidare la macchina a quindici anni (nel Montana, mentre nel resto degli USA a sedici anni). Inoltre andiamo a letto più presto. Le differenze sono molte! Ma sono le differenze e la diversità fra le culture che fanno questa esperienza bella. Mi piace molto la cultura italiana e tutta la storia che c’è qua. La mia esperienza in Sardegna è stata unica e bellissima; a volte era difficile, c’era qualche momento in cui volevo ritornare in America, soprattutto all’inizio perché mi mancavano molto la famiglia e gli amici e non sapevo parlare l’italiano. Ma alla fine è veramente incredibile perché io sento una parte di mia famiglia italiana; ho sorelle per la prima volta! Adesso è difficile da credere che fra due mesi io ritorni in Montana. Ho avuto molte grandi esperienze, ho imparato una lingua nuova, ho fatto amicizia, ho incontrato ragazzi di tutto il mondo che sono venuti in Sardegna con AFS. Ma la cosa più bella e importante per me è stata la famiglia; ho imparato meglio come essere parte di una famiglia. Questa è la cosa che starà con me per tutta la vita. Loro hanno fatto tante cose per me e io sono molto riconoscente.
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