Nella giornata di sabato 31 Maggio il Liceo Piga ha festeggiato, come di consueto da diversi anni, la “giornata della creatività”, un appuntamento che coinvolge la scuola, la parrocchia, le istituzioni, le famiglie, diventato ormai una festa a Villacidro: di nuovo giovani artisti del territorio, studenti del liceo e non, hanno suonato e cantato la loro voglia di esprimersi nel loro linguaggio, lontano dai formalismi della scuola. Quest’anno, tuttavia, la festa ha visto come coprotagonista la preside del Liceo, Albina Putzu, che proprio in occasione di questa giornata ha raccolto le fila dei suoi quarant’anni di attività nella scuola, prima come docente e poi come dirigente: e di questa lunga carriera buona parte, la più lunga e stimolante, si è senz’altro svolta tra le mura del Piga, fin da quando, subito dopo la sua apertura, vi entrò da studentessa, per avervi poi il primo incarico da docente nel 1968, da preside incaricato nel 1987 e per ricoprirvi, dal 1995 in poi, il ruolo stabile di Dirigente. La “professoressa” Putzu ha così colto l’occasione per congedarsi dalla sua scuola, di fronte al pubblico di studenti e docenti, ma non solo, di fronte a tutto il personale della scuola in servizio o già in pensione, di fronte a tanti genitori, agli amici e ai collaboratori di sempre, al parroco, ai rappresentanti delle istituzioni, con le quali ha sempre saputo intrecciare un proficuo rapporto di scambio e collaborazione. C’era l’intero territorio e chi ha lavorato con lei in questi anni a salutare Albina Putzu, ad accompagnarla in questo passo che la separa da una pensione quanto mai meritata, per la professionalità, l’onestà e la passione che hanno segnato ogni suo singolo atto nel mondo della scuola, ma che inevitabilmente lascerà un vuoto. Mancheranno la sua intelligenza e la sua personalità, mancherà la sua espressione vigile e burbera ad accogliere i ritardatari delle 8.35, ma non mancherà – crediamo – quell’impronta che la sua gestione ha saputo lasciare al liceo Piga: la capacità di fare scelte coraggiose, di aprirsi a quelle sperimentazioni che hanno portato negli ultimi cinque anni il numero degli iscritti a un incremento di quasi il 50%, la consapevolezza che si sta giocando la partita per la sopravvivenza della scuola pubblica, che deve e dovrà sempre più scommettere sulla qualità dell’insegnamento e della formazione, unica garanzia di integrazione e pari opportunità nella società e, a maggior ragione, in un territorio che, come quello del Medio Campidano, risente di elementi di disagio. Noi ringraziamo la preside Putzu per quello che ha saputo dare al Liceo e a Villacidro, nella certezza che la sua pensione non sarà un ritiro inerte o una semplice assenza, ma un diverso modo di partecipare ancora al mondo dei giovani e della scuola.
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