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A Roma tutti i movimenti con il Papa per il Vespro di Pentecoste

Il 4 giugno prossimo, un grande evento sarà celebrato da tutta la Chiesa, cioè la festività della Pentecoste. La parola Pentecoste deriva dal greco “pentekoste” e significa “cinquantesimo” infatti la festività cade esattamente cinquanta giorni dopo la Pasqua. La festa di Pentecoste ha origini antichissime: presso i primi popoli semiti rappresentava la festa della mietitura che si celebrava cinquanta giorni dopo l’antica pasqua semitica. Sull’altare venivano offerte al Signore le primizie per ringraziarlo dei frutti della terra. Successivamente gli ebrei celebrarono in questo giorno la consegna delle Tavole della Legge a Mosè sul Monte Sinai. In quel giorno era d'obbligo, per chi poteva, recarsi a Gerusalemme e per tutti era prescritta l'astensione da ogni attività e la celebrazione di sacrifici. Nella tradizione cristiana è la solenne commemorazione della discesa dello Spirito Santo sulla Madonna e sugli Apostoli riuniti in preghiera nel Cenacolo. Come predetto da Gesù, lo Spirito Santo, in forma di lingue di fuoco, scese su di loro trasformandoli da uomini semplici e ignoranti in sapienti oratori ed evangelizzatori, pronti al sacrificio fino al martirio per amore di Gesù. Si può far risalire a quel momento la nascita dell'attività apostolica della Chiesa. Lo stesso giorno, dopo la discesa dello Spirito Santo, con la sua predicazione, San Pietro convertì più di tremila persone. La Pentecoste 2006 vedrà tutti i Movimenti in piazza San Pietro per celebrare con il papa Benedetto XVI il Vespro Solenne. L’esperienza non è nuova. Già nel 1975, nel giorno di Pentecoste, il papa Paolo VI aveva ricevuto in udienza i carismatici di tutto il mondo, che lo avevano atteso in Basilica in occasione del loro Raduno internazionale. Ciò si era ripetuto durante il pontificato di papa Wojtyla, il 30 maggio 1998. Ma qualcosa di più grande si avverava il 29 maggio 2004, quando Giovanni Paolo II, invitava il Rinnovamento nello Spirito Santo a pregare con lui nei Primi Vespri solenni della Pentecoste e in quella festività la sua Omelia era stata rivolta proprio a questo movimento carismatico. Benedetto XVI ha confermato quanto preannunciato dal suo predecessore, che cioè i movimenti, insieme con le Chiese locali “costituiscono la struttura viva della Chiesa”. Il cardinale Rylko nell’ultima conferenza nazionale del Rinnovamento tenutasi a Rimini dieci giorni fa ha ricordato anche il mandato che G. Paolo II lasciò loro: “La Chiesa si aspetta da voi frutti maturi di comunione e di impegno”. Dunque tutti i movimenti e le associazioni laiche fioriti dopo il Concilio Vaticano II, dai Focolarini, ai Neocatecumeni, alla Comunità di S. Egidio, al Rinnovamento nello Spirito e altri, sono in gioiosa attesa della parola magistrale di guida e incoraggiamento che Benedetto XVI vorrà rivolgere in occasione di questo grande evento che sarà la Pentecoste 2006. Questo grande evento sarà seguito dalla celebrazione della Pentecoste presso lo stadio Flaminio di Roma e dalla Conferenza Internazionale di Fiuggi (5-9 giugno) organizzati dall’ICCRS, cioè dal Rinnovamento Internazionale Carismatico Cattolico, cui fanno riferimento tutti gli altri.

Dina Madau


Una gocciolina come la rugiada

I sacerdoti della nostra Parrocchia come ogni anno nel periodo di Quaresima hanno proposto delle iniziative di solidarietà per aiutare chi è meno fortunato di noi. Ci è stato chiesto meno di una goccia, niente rispetto al reale bisogno! Noi nel nostro gruppo di catechismo abbiamo voluto dare la nostra goccia lanciando la proposta ai bambini, i quali hanno accolto con entusiasmo, tanto che hanno voluto offrire il frutto delle loro rinunce insieme all’impegno di realizzare delle icone da vendere per poi devolvere il ricavato a chi è meno fortunato di loro. Senza perdere tempo, tutti ci siamo rimboccati le maniche e tra colori, pennelli, colla e carta vetrata abbiamo dato inizio ai lavori. Dopo qualche giorno l’obiettivo era stato raggiunto, e oggi a distanza di un mese ci piace riportare fedelmente, parte di una riflessione fatta da una protagonista dell’iniziativa insieme ai suoi compagni di corso.
Cinzia dice:“Queste tavolette non sono state faticose da creare, ma ci hanno dato buoni risultati! Chissà quanto saranno contenti quei bambini disabili che non si possono muovere, ma grazie all’aiuto dei tricicli potranno spostarsi! Che bello! Io non avevo mai provato ad allisciare tavolette! Mentre lavoravo già pensavo che avrei voluto comprare almeno un triciclo per un bambino sfortunato. Quelle giornate dedicate alla realizzazione delle icone sono state fantastiche! Ma è molto più fantastico sapere che grazie al nostro impegno almeno alcuni bambini potranno camminare”.

Gruppo 2° E

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