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Il genocidio degli Indiani d'America

Difficile ricordare i drammatici avvenimenti del passato, le continue persecuzioni, le guerre, le popolazioni sterminate, il dolore. Ma ancora più drammatico dimenticare coloro che sono morti innocentemente, solo perché considerati “crudeli, selvaggi, barbari e figli di Satana”, come gli Indiani d’America. Dopo lo storico sbarco in America del 1492 la bramosia di possesso, l'interesse verso nuove terre, l’idea di “mettere il nuovo continente sotto la protezione di Dio”, rappresentarono pericolosi Il genocidio degli Indiani d'Americaelementi che ben presto si tradussero in atrocità e oscenità di ogni tipo. Durante il 1600 si manifestarono i primi segnali di una vera e propria aggressione tra gli europei (gli uomini bianchi) e gli indiani (i pellerossa). I furbi avventurieri sbarcati nel nuovo mondo, cominciarono a barattare con gli "indigeni del posto" ad esempio offrendo oggetti di scarsissimo valore in cambio delle stupende pelli di castoro faticosamente procurate dagli 'indiani'. Ma tutto ciò era solo una trappola illusoria che ben presto disorientò alcuni fra gli 'indiani' più stolti. L'illusione del nuovo vantaggioso rapporto con il bianco però cedette presto il passo ai reali obiettivi dell'invasore: i marinai palesarono le loro vere intenzioni e iniziarono così i maltrattamenti; i 'selvaggi' furono trattati come schiavi, si abusò delle loro donne, le trattative non furono più rispettate. Così i poveri malcapitati, terrorizzati ed increduli, per sottrarsi alla presenza dei bianchi, si ritirarono nelle foreste interne. Alla iniziale generosità indiana dunque, i bianchi risposero con avidità e maltrattamenti d'ogni tipo, e non si fecero alcuno scrupolo poiché gli indigeni erano considerati “crudeli, selvaggi, barbari e figli di Satana”. Alla fine gli indiani, esasperati, reagirono con la violenza. Da allora in poi la lotta contro "i rivoltosi" venne condotta senza esclusione di colpi, non si rispettarono più i rappresentanti, durante le trattative vennero offerti liquori avvelenati, si sterminarono donne e bambini, si bruciarono interi villaggi. Il genocidio degli indiani d’America, ci ricorda quanto l’uomo sia simile alla bestia quando ha nelle sue mani potere, denaro e sudditi. Dobbiamo imparare a guardare la storia con occhi critici, dobbiamo denunciare i soprusi e le sopraffazioni, dobbiamo evitare che sentimenti come razzismo, discriminazione, odio prendano il sopravvento. Allora potremo definirci esseri umani.

Roberta Cocco 3A Linguistico

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