Parrocchia Santa Barbara Villacidro
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Santa Barbara Villacidro
                   
               
 
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Don Massimiliano saluta la comunità

Carissima comunità parrocchiale di S. Barbara è per me una grande gioia entrare a far parte della vostra famiglia.
Quando nel mese di giugno il vescovo mi convocò perché doveva comunicarmi una cosa importante entrò in me una trepidazione mista ad una forte attesa perché non immaginavo il contenuto della comunicazione che voleva farmi. Mons. Dettori disse senza tanti preamboli <<ho intenzione di lasciarti a Villacidro come viceparroco. Don Giovanni andrà parroco ad Arbus e ho pensato a te per prendere il suo posto>>. Rimasi a dir poco sorpreso della scelta. Vi confido che ho accettato immediatamente quello che sarebbe stato il mio primo mandato da presbitero, pur mettendo nelle mani del vescovo la semplicità della mia persona fatta naturalmente da tanto entusiasmo, ma consapevole anche dei suoi limiti.
Il Signore compie grandi cose nel cuore dei suoi figli. Il mio legame con questa parrocchia è nato molto presto, infatti, il 24 maggio del 1980, dopo esser venuto al mondo da soli 22 giorni, in questa Chiesa ho ricevuto il battesimo, sono diventato figlio di Dio in mezzo a voi, davanti a questa comunità che in realtà mi ha già accolto nella fede 26 anni fa.
E il legame con santa Barbara è continuato nel tempo, in quanto la mia famiglia ha sempre avuto a che fare nel corso degli anni con la parrocchia della patrona di Villacidro. Io stesso ho avuto modo di trascorrervi durante il mio corso di studi in seminario un anno di attività pastorale, venendo a conoscenza, seppur in modo superficiale, di questa grande famiglia che cammina perseverante nella sequela di Cristo.
Ed ora eccomi qua, a tempo pieno in mezzo a voi. Dopo avermi fatto corona nella festa della mia ordinazione sacerdotale che con me come comunità villacidrese avete condiviso, mi accingo a rendermi disponibile e a crescere nella fede, in cammino verso Cristo insieme a voi.
Voglio cogliere l’occasione per rivolgere una parola di ringraziamento verso don Giovanni che mi ha preceduto in questo incarico. Nel suo ministero di presbitero e nella sua vita ha sempre cercato di mettere Cristo al centro, annunziando instancabilmente la Sua Pasqua. Personalmente posso testimoniare che più volte mi ha incoraggiato e spronato, mi ha sempre mostrato il suo sacerdozio come irradiazione dell’amore di Dio verso l’uomo che si mette in ascolto della sua parola, e alla ricerca di coloro che nel loro cuore vivono l’inquietudine della fede.
Sinceramente mi rendo conto di entrare a far parte di una comunità viva, della porzione di popolo di Dio che è in santa Barbara, illuminata dallo Spirito Santo nelle sue diverse iniziative mirate a raggiungere tutte le persone abitanti nel nostro territorio. mi vengono in mente le parole di san Paolo che rivolgendosi ai corinti dice: “Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune”(1Cor 12,4-7). Dunque dobbiamo renderci sempre più conto che ciascuno all’interno della comunità ha il suo compito ed è necessario il suo contributo, senza mai dimenticarci che colui verso il quale collaboriamo è sempre il Signore. E infatti continua san Paolo: “Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo. E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito”(1Cor 12,12-13).
Il mio intento è quello di volermi mettere con discrezione e impegno alla scuola del vangelo, offrendo il mio contributo dove possa essere più necessario, cercando di essere per voi un fratello, un amico e in virtù del ministero che mi è stato affidato un padre, stando attento a non perdere mai di vista ciò che è veramente importante nella nostra vita di cristiani: Gesù.

Don Massimiliano

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