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Santa Barbara Villacidro
                   
               
 
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Un passo nel passato

Ad integrazione dell’articolo di Mariolina Lussu “Un passo nel passato” apparso su Insieme di Settembre, Dino Deidda ha voluto darci altre informazioni che a suo tempo raccolse dalla viva voce di chi ha vissuto quel periodo e che offre alla curiosità dei nostri lettori.
Voglio approfondire dei particolari sulla presenza dei prigionieri austro-ungarici a Villacidro durante la prima guerra mondiale. Sono notizie frammentarie, raccolte dalla viva voce degli anziani che hanno vissuto quell’esperienza e sono ormai tutti scomparsi. “Gei fiat una cosa imbentàda cussa de si morri!!!”.
Tra le notizie da me raccolte, risulta che i prigionieri fossero una ventina.
Azzardo un’ipotesi: che siano venuti su interessamento dell’allora colonnello Dessì, uno degli ufficiali sardi impegnati al fronte. Costui era genero e cognato di Giuseppe Pinna, Alias Angelo Uras di Paese d’ombre, uno dei maggiori possidenti del paese, per cui era in grado di dare lavoro fisso a oltre duecento persone. Ed era nelle tanche di Pinna che i prigionieri lavoravano e a lui dovevano essere affidati. Alloggiavano in una casetta di Sodd’’e pani, dove attualmente c’è la vigna di Gianfranco Deidda di Natale, in essa soggiornavano i caprari solo nella stagione di “Su landirau”(1 novembre – 15 febbraio). La casetta, formata da due stanzette, era ancora in piedi fino all’epoca della trasformazione di quel territorio da parte dell’Ente Flumendosa iniziata nel 1954; era costruita in mattoni crudi (lardini), con un giro di pietre come basamento. Di questi prigionieri ci sono rimasti solo due nomi, poiché sono deceduti a Villacidro. Il primo, KoniK Antonio di anni 21, deceduto il 16 ottobre 1918, il secondo, Gioacchino Giuseppe Haler, di anni 38, deceduto il 18 ottobre dello stesso anno. Non sappiamo la causa della morte ma, se non ricordo male in quel periodo regnava in paese una qualche epidemia: la Spagnola o Peste bubbonica? Potrebbero essere questi gli autori del dipinto prezioso del presbiterio di Santa Barbara. Ziu Antonio Putzu era uno dei pastori di Giuseppe Pinna, esonerato nel tempo di guerra e comandato a lavorare nella Tanca. Raccontava molti episodi, ma ormai ricordo solo questo. Uno dei prigionieri faceva i conti di come spendere il misero salario che percepiva. Progettava di comprarsi un cappottino per il quale voleva mettere da parte qualche soldo. Pare che ripetesse continuamente di volersi comprare “su capotinu” e puntualmente, alla fine dei conti che palesava a viva voce, i soldi non bastavano mai, per cui si diceva: “unu soddu de pani, unu soddu de binu, forasa su capotinu”. Da ciò, possiamo forse dedurre che la paga fosse di due soldi al mese? Ecco dunque i miei modesti ricordi che volentieri metto a disposizione di tutti perché nei limiti del possibile nulla vada perduto della nostra storia. Speriamo che ora qualche lettore venga stimolato a ricordare qualcosa che è nascosto in fondo alla memoria.

Dino Deidda

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Un'estate al mare con volo alto

Il 29 Agosto ha avuto termine il "Progetto Spiaggia Day 2006" organizzato dall'associazione "Volo Alto" di Villacidro e portato avanti il martedì dei mesi di Luglio e Agosto presso il "Chiringuito" struttura balneare accessibile a persone con disabilità motorie e sensorali, sita sul litorale di Quartu S.Elena. A ciascuna giornata hanno partecipato circa 54 persone, tra le quali, oltre ai ragazzi disabili dell'associazione ed ai loro famigliari,vi erano volontari e ragazzi "normodotati".
L'esperienza è stata molto positiva e gratificante per il gruppo organizzatore che ha potuto constatare la gioia di tutti i partecipanti ed in particolar modo di quei ragazzi disabili che, spesso per difficoltà delle famiglie, raramente vivono l'esperienza di trascorrere una giornata al mare.
La buona organizzazione della struttura balneare e la presenza di volontari e animatori villacidresi che hanno dato la loro disponibilità all'associazione, ha fatto si che si vivesse l'esperienza in un clima di serenità e ha dato la possibilità ai ragazzi di relazionarsi con gli altri ospiti del Chiringuito.
Il direttivo dell'associazione "Volo Alto" ringrazia di cuore tutti coloro che hanno condiviso l'iniziativa e si augura che la stessa partecipazione si abbia anche nei progetti a venire.
L'appuntamento è per lo "Spiaggia Day 2007"

I pensieri dei ragazzi…
Quest’anno siamo andati al mare con l’Associazione “Volo Alto”.
E’ stata una bella esperienza ed ho anche superato la paura dell’acqua, perché quando ero più giovane mi facevano tanti scherzi e quindi avevo paura di entrare al mare. A me piace andare in gita e vedere tante cose. Tempo fa, quando stavo meglio sono andato in Puglia, in Sicilia, a Lourdes ed in altre località, ma ora che ho molta difficoltà a camminare non posso più viaggiare. Quando in paese fa molto caldo esco solo la sera, quando fa fresco mi piace stare in posti tranquilli e con tutte le persone con cui, grazie all’associazione, sono stato al mare dove abbiamo scherzato, mangiato, cantato e incontrato persone di altri paesi.
Raffaele Frigau

Quest’estate, con “ Volo Alto” siamo andati al mare al Poetto, al Chiringuito.
Ogni martedì eravamo circa 50 persone compresi disabili ed accompagnatori.
Siamo andati in pullman ed è stata una bellissima esperienza.
Ci auguriamo di fare tante altre esperienze come questa, incontrarci spesso e organizzare tante iniziative e gite. Mi piacerebbe fare campi scuola, o uscite con gli scout, di cui ho fatto parte ed ho fatto il cammino fino al Noviziato. Mi piacerebbe vedere, magari tramite filmati, esperienze vissute in altre realtà ed entrare in contatto, anche tramite Internet, con altri ragazzi disabili, confrontarci e portare avanti insieme iniziative di diverso tipo. Forse questo riusciremo a farlo se un giorno avremo una sede e l’associazione ci metterà a disposizione dei computers.
Non mi piace vedere i vecchi soli, dovremmo stare più vicini anche a loro.
Marcella Podda

L’Associazione “Volo Alto” quest’estate ci ha portato tutti i martedì al mare al “Chiringuito”. Per me è stata un’esperienza bellissima e mi è piaciuto tanto.
Durante il viaggio in pullman abbiamo riso e cantato tutti insieme.
Dobbiamo ringraziare le nostre mamme perché con il loro impegno ci hanno riempito il cuore, come noi a loro. Speriamo che l’anno prossimo si rifaccia quest’esperienza.
Loredana Pisano

 
 
 
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
     
         
                 
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