Die secunda mensis octobris anno Dominicae Incarnationis MDCLXV in oppido Villa cidro.
Così inizia uno dei tanti documenti conservati nell’archivio della nostra parrocchia. Più volte, sopratutto in questi ultimi anni, è stato chiamato in causa per sottolineare l’esiguità del materiale in esso contenuto, suscitando non poche polemiche. Tutto questo non ci deve comunque trarre in inganno perché il poco materiale rimasto è molto interessante ed è l’unica testimonianza che abbiamo in casa del nostro passato. Lo stesso archivio comunale parte dalla seconda metà del 1800. Ma perché parlare dell’archivio storico parrocchiale? Certamente non per suscitare altre o ulteriori controversie riguardo al nostro patrimonio artistico, ma per far sapere a tutti che quest’archivio sta riprendendo a vivere! E’ infatti iniziata da alcune settimane la sua sistemazione e catalogazione. Tutti i documenti sono stati riordinati secondo un criterio cronologico e divisi per secoli, si parte dal 1600 per arrivare fino ai giorni nostri. Il documento più antico è un testamento del 1608. Importantissimo poi il ritrovamento del Libro cabreo in cui venivano registrati tutti i censi e i legati, una sorta di registro amministrativo. Vi si trovano censi istituiti tra la metà del ‘600 e i primi del ‘700 che sopravvivevano ancora nel 1800. Cosa contiene l’archivio? Censi, legati, testamenti, lettere dei viceré, dei vescovi, dei parroci, sentenze ecclesiastiche e civili, dispense matrimoniali; ma anche registri, soprattutto di amministrazione. Così come è vario il materiale contenuto, sono altrettanto vari i soggetti produttori: la Causa Pia della Parrocchia; le diverse Confraternite e Congregazioni, Rosario, Anime, Sant’Efisio, SS.mo Sacramento, Terz’Ordine Francescano; le numerose chiese rurali e le Obrerie dei santi, Santa Barbara; San Sisinnio; San Giuseppe; B.V. del Carmine; San Pietro; San Luigi etc. E’ stato veramente emozionante, non solo toccare con mano queste preziosissime testimonianze del passato, ma soprattutto vedere come i documenti rimessi in ordine, riacquistavano il loro legame e la loro coerenza, passando così dall’assoluto disordine e caos a una raccolta sistematica e armoniosa. Esaurita questa prima e fondamentale fase si spera di poter passare alla lettura e analisi delle varie carte. Un grazie a don Giovannino che si è fidato di noi per questo importante lavoro.
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