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Nel I secolo dopo Cristo, uno storico greco di nome Plutarco pronunciava queste poche ma significative parole: “Voi potete trovare una città senza mura, senza leggi, senza scuole, senza uso di monete. Ma nessuno ha mai visto un popolo senza Dio, senza templi, senza riti religiosi”. Da allora sono passati ben venti secoli, più di duemila anni. Rispetto al periodo in cui visse lo storico, con il trascorrere lento e inesorabile del tempo, non solo sono mutate le tecniche di costruzione delle abitazioni, le strutture delle città, le leggi dello stato, le scuole e l’uso del denaro, ma anche, e forse soprattutto, il rapporto uomo-religione. Oggi, il panorama religioso internazionale è tempestato di nuovi movimenti religiosi, che si affiancano alle grandi religioni tradizionali.
Da queste ultime, le “neopseudoreligioni” traggono spunti di riflessione, concetti e specifici elementi che vanno poi a formare la dottrina e la loro, talvolta, particolarissima “fede”.
Nel mondo esistono più di 150 nuove organizzazioni religiose. Scientology, New Age, Apostoli della fede: questi sono solo alcuni nomi dei nuovi movimenti religiosi che si stanno velocemente sviluppando.
Alla prima organizzazione, nota anche come Chiesa di Scientology, è stato riconosciuto il carattere di religione in paesi come gli Stati Uniti e l’Australia. Le fonti interne parlano di ben otto milioni di praticanti, quelle esterne di 200 mila seguaci. Talvolta, questi nuovi movimenti religiosi non sono altro che veri e propri bazar, nei quali ogni seguace può “comperare” ciò che più lo attira e gli è utile al momento.
E’ questo il caso, ad esempio, della New Age, una nebulosa che contiene elementi che vanno dal pensiero magico al cristianesimo, dalle tradizioni orientali ai concetti scientifici. Numerose altre organizzazioni religiose affermano di non avere gerarchie al loro interno, ma, molto spesso, alla loro guida, vi sono potenti capi che gestiscono enormi affari economici. Non di rado accade che queste nuove pseudo-religioni operino un vero e proprio atto di plagio nei confronti di uomini che si trovano in particolari situazioni di debolezza e di fragilità. Ma un danno ancor più grave viene operato da quei movimenti che agiscono in uno stato di isolamento e di emarginazione rispetto alla società a cui appartengono. La questione dei nuovi movimenti religiosi è sicuramente molto ampia e complessa; da questi pochi elementi citati scaturisce una riflessione apparentemente banale, ma che in realtà ha una sua notevole rilevanza: l’uomo non è onnipotente. Solo Dio lo è. L’uomo, in certe circostanze, manifesta la sua profonda debolezza e fragilità; ed è proprio in queste occasioni che può perdere la giusta rotta, entrando in contatto con movimenti che sono abili nel fargli il lavaggio del cervello e, talvolta, nel fargli tirar fuori il portafoglio. Non certo nel migliorargli la vita.
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