Parrocchia Santa Barbara Villacidro
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Santa Barbara Villacidro
                   
               
 
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Lettera ai Gruppi e alle Associazioni ecclesiali
 

Carissimi tutti.
Il tempo della Quaresima è per il cristiano il periodo per eccellenza in cui ama riflettere su ciò che veramente merita di essere ascoltato e messo in pratica. Non v’è dubbio che tra le tante parole che ogni giorno risuonano alle nostre orecchie, soltanto la Parola è da accogliere come via sicura alla verità e alla vita.
Invito pertanto tutti i gruppi e le associazioni ecclesiali presenti in parrocchia a vivere la Quaresima come tempo di grazia e di conversione a Dio sentendosi parte della famiglia credente e, quindi, evitando di isolarsi all’interno del movimento di cui si fa parte, come se l’essere cristiani si riducesse a questo.
Cercate perciò, con assiduità, di partecipare alle iniziative che la Chiesa propone in questo periodo a tutto il Popolo di Dio con disponibilità e gioia. Penso, ad esempio, alla Messa nel Giorno del Signore, alle Stazioni Quaresimali o alla Via Crucis e alle celebrazioni liturgiche proprie del Triduo pasquale.
Come tutta la comunità parrocchiale e insieme ad essa, anche chi fa parte di gruppi ed associazioni è chiamato a sostenere le iniziative proposte per la QUARESIMA DI CARITA’. Ricordiamoci che faremo davvero Pasqua nella misura in cui il Signore rinascerà in noi. Il libro dei Proverbi afferma che “Chi fa la carità al povero fa un prestito al Signore che gli ripagherà la buona azione” (Pro 19, 17).
Collaboriamo generosamente pèrchè a chi è nel bisogno non manchi il frutto della nostra carità. Ciascuno dia secondo come la situazione economica gli consente. La larghezza o la spilorceria del nostro cuore ha sempre per destinatario ultimo il Signore.
Durante la Messa in Coena Domini, la sera del Giovedì Santo, tutti porteranno all’altare quanto raccolto durante la Quaresima.
Vi ringrazio per l’attenzione, vi raccomando di sentirvi sempre parte attiva della comunità credente che evangelizza, e con gioia, vi auguro fin d’ora BUONA PASQUA nel Signore risorto.

 

Con molta stima
Don Giovannino

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  Consulta Giovanile per il pluralismo religioso e culturale
 

E' nata in Italia, voluta dall’ex Ministro dell’Interno, Giuliano Amato, e delle Politiche giovanili, Giovanna Melandri, una Consulta Giovanile per il pluralismo religioso e culturale. Sono sedici giovani, appartenenti a undici religioni o confessioni, italiani di nascita o di adozione che si incontrano per studiare, prevenire e comporre i possibili conflitti legati all’aumento dei cittadini, italiani ed immigrati, di altre religioni, e per favorire l’integrazione. Sono giovani impegnati nelle varie associazioni confessionali presenti in Italia cui questi giovani appartengono: cattolici, valdesi, musulmani, battisti, ortodossi, ebrei, avventisti, buddisti e altri.
L’intento istituzionale, così come ha diramato il Ministero dell’Interno, è stato quello di rendere i giovani protagonisti nei processi di costruzione di modelli di dialogo e tolleranza tra religioni, fedi e culture diverse nel nostro Paese, di costruire un modello di integrazione multiculturale e multireligiosa, rispondente alle caratteristiche più profonde e peculiari del nostro patrimonio costituzionale.
Giustamente si fa leva sui giovani e sulla loro istintiva ed innata capacità di superare cristallizzazioni, preconcetti e schematismi e di avviare, al contrario, un confronto che prenda le mosse da temi concreti, primo tra tutti la definizione dei tratti di un moderno concetto di cittadinanza. La Consulta organizza seminari di studio, manifestazioni, scrive documenti, realizza progetti per l’educazione alla convivenza ed alla multiculturalità nelle scuole e quanto altro ritiene opportuno per facilitare e sostenere le politiche di integrazione sociale e per facilitare gli scambi con i Paesi dell’area mediterranea e mediorientale. Tutto in collaborazione, a livello consultivo, con il Ministero e con il Governo. Bisogna riconoscere nella consulta un passo in avanti verso la valorizzazione dei giovani, verso le libertà democratiche in merito alla convivenza civile e pacifica, al rispetto delle confessioni religiose e al dialogo interreligioso.

 

D. M.

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