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Beata Marcellina Darowska
 

E' stata proclamata beata il 6 ottobre 1996 in Piazza S. Pietro a Roma, da papa Giovanni Paolo II suo connazionale. Marcellina Darowska, nacque il 28 gennaio 1827 a Szulaki in Ucraina, quinta degli otto figli di Jan Kotowicz e Maksymilia Jastrzebska, proprietari terrieri benestanti. Crebbe nel tipico ambiente dei signori di campagna; la sua città Szulaki era allora sotto l’occupazione russa che voleva ad ogni costo distruggere il patrimonio culturale polacco, provocando la chiusura dei seminari e conventi della Chiesa Cattolica molto perseguitata. Marcellina fece la Prima Comunione a 10 anni e a 12 fu mandata in un autorevole convitto femminile ad Odessa; in lei comunque sin da bambina era sbocciato il desiderio di una vita consacrata. Dopo aver studiato per tre anni ritornò a casa e prese ad aiutare il padre nella gestione della fattoria. Non potendo soddisfare il suo desiderio per mancanza di conventi nei dintorni e per una certa opposizione paterna, restò nella fattoria per alcuni anni, promettendo, alla fine, al padre di formarsi una famiglia. Accettò a 21 anni di sposare Karol Darowski possidente terriero della Podolia (regione storica dell’Ucraina, a quel tempo divisa fra Austria e Russia), ma il matrimonio si poté celebrare solo un anno dopo, perché Marcellina che aveva dovuto cedere alle insistenze del padre, reagì con una dolorosa paralisi alla gamba e un generale indebolimento dell’organismo, quasi da ridurla in fin di vita. Dopo settimane di malattia si riprese e il 2 ottobre 1849 sposò Karol Darowski sempre per obbedienza. Nonostante ciò, fu una moglie esemplare e dal matrimonio nacquero due figli, Giuseppe e Carolina. Tre anni dopo il marito morì di tifo e qualche mese più tardi morì anche il figlioletto Giuseppe. Vedova a 25 anni, promise alla Madonna facendo un voto, di non appartenere più a nessuno. Per curarsi la salute prese a viaggiare all’estero prima a Berlino, poi a Parigi e l’11 aprile 1853 fu a Roma. Qui nel 1854 fece conoscenza della Serva di Dio Giuseppa Karska, stringendo con lei una solida amicizia e ponendosi sotto la guida spirituale del padre Girolamo Kaysiewicz, resurrezionista, (Congregazione fondata a Parigi nel 1836 da tre emigrati polacchi che stavano per fondare un Istituto religioso, il cui scopo era preparare la gioventù femminile alla vita sociale, specie quelle delle classi elevate). Il 12 maggio 1854 Marcellina Darowska pronunciò privatamente i voti di castità ed obbedienza davanti al padre Kaysiewicz. Passò del tempo in cui Marcellina ritornò in Polonia per sistemare l’avvenire a sua figlia Carolina e due mesi dopo la morte prematura dell’amica Karska, il 10 dicembre 1860 ritornò a Roma. Allora la Congregazione delle “Suore dell’Immacolata Concezione della B.V.M. “ frutto dell’opera comune di Giuseppa Karska e Marcellina Darowska, contava appena quattro suore. Suor Marcellina fece i voti il 3 gennaio 1861 a Roma, assumendo il ruolo di Superiora della nuova Congregazione. I suoi sforzi maggiori erano rivolti a trasferire la Congregazione in Polonia. Nel novembre 1861 ritornò nella sua patria e dopo avere assistito alla morte avvenuta in pochi mesi dei suoi genitori, scelse un terreno per la fondazione del primo convento a Jazlowiec nella diocesi di Leopoli. Nel 1863 le ultime suore lasciarono Roma. Condusse con prudenza ed energia per oltre un cinquantennio la sua Congregazione, diventandone l’anima e nel 1863 ottenne il decreto di lode, nel 1874 il decreto di approvazione, nel 1889 furono approvate le Costituzioni da lei stessa compilate. Ebbe molte difficoltà, specie dopo la morte nel 1873 di padre Kajsiewicz sua guida spirituale; amò in particolare la croce, diceva: “Questa è il bacio dell’amore di Dio”. Negli anni sorsero altre Case e ognuna comprendeva una scuola media con l’internato e una scuola elementare; inoltre furono aperti piccoli istituti gratuiti per la gente povera, come asili, corsi professionali e di istruzione complementare. Nelle sue scuole furono formate generazioni di donne sagge e coraggiose, affinché conoscessero Dio e lo amassero seguendo i suoi comandamenti, amando il prossimo ed adempiendo ai propri doveri. Marcellina Darowska dopo aver sofferto per disturbi cardiocircolatori e di fortissimi mal di testa, che le resero pesanti le sue normali attività, morì il 5 gennaio 1911 a Jazlowiec lasciando sei Case e 350 suore, che oggi lavorano anche in Bielorussia e Ucraina.

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