|
La Diocesi di Salto fu creata alla fine dell’Ottocento per decisione di papa Leone XIII . Precedentemente essa faceva parte della Diocesi di Montevideo dalla quale si staccò nel 1897. Il suo primo vescovo fu Tomás Gregorio Camacho (1919-1940), seguito da mons. Alfredo Viola (1940-1968), mons. Marcelo Mendiharat (1968-1989) e mons. Daniel Gil Zorilla (1989-2006). La Diocesi si estende nella parte nord-occidentale dell’Uruguay, al confine con l’Argentina, e comprende quattro Regioni o Dipartimenti: Artigas, Salto, Paysandú e Río Negro, con una superficie doppia rispetto a quella della Sardegna, pari a 49.295 Kmq. e con una popolazione complessiva di 368.370 abitanti. L’attuale vescovo, mons. Pablo Jaime Galimberti Di Vietri, presidente della Conferenza Episcopale dell’Uruguay, si è insediato nella nuova sede episcopale di Salto il 24 giugno 2006 proveniente dalla Diocesi di San José. La cattedrale, dedicata a San Giovanni Battista, si trova nella città di Salto, capoluogo dell’omonimo Dipartimento. Tra i sacerdoti della Diocesi, si segnala don Fernando Pigurina, parroco nella città di Young (Río Negro) della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, discendente dell’ufficiale garibaldino Angelo Pigurina (nato a Cagliari nel 1815), amico di Giuseppe Garibaldi, con il quale combatté in Italia durante la prima guerra d’indipendenza (1849) e in Uruguay (1843-1846) dove visse sino al 1878, anno della sua morte. Se si escludono i principali centri abitati, quali Salto, Paysandú, Fray Bentos, Artigas e Young, gran parte dei fedeli della Diocesi vivono nelle campagne, spesso privi dei più elementari servizi, dedicandosi all’allevamento ovino e bovino e all’agricoltura. |