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Anche quest’anno le nostre chiese si tingeranno di viola. Sarà il viola della penitenza, il viola della mestizia, il viola della riconciliazione e nuovamente sarà quaresima.
Quest’anno la nostra parrocchia ha iniziato il suo cammino quaresimale con un gesto forte: il mercoledì delle ceneri il Cristo Crocefisso è stato intronizzato accanto all’altare maggiore, è così vicino a noi, segno e invito ad avvicinarci maggiormente a Lui. Si è voluto creare così un angolo, un momento di sosta dove ognuno di noi potrà raccogliersi davanti al Cristo Crocefisso, per vivere più intensamente la sua quaresima, per affrontare con forza il suo deserto d’ogni giorno, per raccogliersi in preghiera, per riflettere, anche solo per contemplare quel volto di dolore.
Ci immergeremo così in quel mistero d’amore, di offerta e di vita; nella preghiera, nella carità e nella penitenza. È invito alla preghiera: Da un lato è presente un cesto con dei fogli dove ognuno di noi potrà fissare nella carta le sue intenzioni di preghiera, i suoi pensieri che verranno poi letti durante le celebrazioni quotidiane.
Dall’altro lato è presente la cassetta delle offerte per la quaresima di carità con le iniziative che la parrocchia vuole promuovere quest’anno. Sarà segno tangibile della nostra carità verso chi ha meno di noi, perché non c’è vera conversione e vicinanza a Dio se non c’è carità verso il nostro fratello bisognoso. Sarà la nostra offerta nel silenzio, il nostro pensiero per chi ha avuto meno di noi, segno del nostro amore che darà speranza e sostegno. Ai piedi della Croce rimarranno per tutta la quaresima le ceneri, segno per eccellenza della penitenza, della nostra disposizione alla riconciliazione, con le frasi che il celebrante ripete durante l’atto penitenziale del mercoledì delle ceneri: “ Ricordati che sei polvere, e in polvere tornerai”, e ancora, “Convertiti e credi al Vangelo” cosicché ognuno leggendole le possa ripetere ogni volta al suo cuore e possa vivere in maniera più forte questa quaresima.
Accanto al Cristo brucerà un cero, una piccola fiamma, piccola luce che non si spegne, che illumina e rischiara, quella fiducia in Dio che non ci deve abbandonare mai, che ci sostiene ogni giorno nel cammino della vita. E quel viola di penitenza, ritorna, unico segno che orna l’altare maggiore, il cuore della nostra chiesa, non più il colore dei fiori o il luccichio dei candelieri dorati, ma quel viola che vive con forza sul bianco dei marmi è l’austerità della quaresima, quell’austerità che deve segnare la nostra disposizione interiore ad abbandonare ogni superficialità per percorrere questo cammino di preparazione alla Pasqua. Tutto questo vuole essere per tutta la comunità un aiuto per poter vivere, giorno per giorno, in maniera non superficiale ma con profondità e partecipazione questo tempo forte, che ci deve preparare a vivere e contemplare con rinnovata fede il mistero pasquale, perché anche noi, liberati dalle tenebre, possiamo sfolgorare di luce e di gioia senza fine in quel mattino che non conosce tramonto.
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