Parrocchia Santa Barbara Villacidro
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Santa Barbara Villacidro
                   
               
 
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Il bene comune
 

Ogni società è chiamata a promuovere e a garantire il bene comune come valore fondamentale. Soprattutto in questi mesi, in Italia ( e non solo), non si fa altro che invocare la tutela di questo principio primario come risposta al crescente disagio sociale per la perdita del valore d’acquisto dei salari e per il rischio di un aumento sensibile della disoccupazione tra le categorie più deboli. Tale esigenza si giustifica proprio perché il paese reale appare attraversato da campanilismi corporativi sempre più arroccati nella salvaguardia dei propri interessi e privilegi. Diventa pertanto necessario recuperare la consapevolezza che, per superare la crisi, occorre ritrovarsi attorno a un progetto comune. E questo, prima ancora che a livello di singola nazione, è valore da salvaguardare per l’intera comunità umana. Ignorare tale urgenza significa intestardirsi nel non voler riconoscere che il malessere di interi ceti sociali si ripercuote inevitabilmente su tutta la collettività. Bisogna convincersi che il vero progresso non pone mai in conflitto il bene del singolo con il bene comune. Gli individui che partecipano a formare una comunità sociale ben strutturata occorre che accettino di condividere un insieme di valori che diventa per essi punto di riferimento normativo. Quando ciò si verifica, non si dà rottura, ma continuità tra il bene individuale e il bene comune.
Il dovere di porre al centro il bene comune, però, è istanza valida non solo per la società civile, ma anche per la comunità ecclesiale. Come accade in ogni famiglia (e la parrocchia è una famiglia), non può essere ammissibile che persone singole o gruppi e associazioni perseguano fini propri senza prima ricercare la tutela della realtà di cui fanno parte. Opportunamente ricordava San Paolo che le membra di un corpo non vivono per se stesse, ma in funzione di tutto il corpo, perché “tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo. … Se il piede dicesse: “Poiché io non sono mano, non appartengo al corpo”, non per questo non farebbe più parte del corpo” (Prima Lettera ai Corinzi). Dunque, come nel corpo si ricompone l’unità delle molte membra, così nella comunità ecclesiale si è chiamati a riconoscere l’elemento unificatore che identifica i battezzati come “Popolo di Dio” in cammino nella storia. Tutti, pertanto, sono chiamati a ricercare la comunione fraterna, a riconoscersi parte viva della stessa comunità e a restare uniti, nonostante le sensibilità e le diversità che li contraddistinguono.

 

Don Giovannino

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