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Domenica mattina: chiese semideserte, caldo afoso, poche persone in strada o in piazza, neppure l’ombra di un giovane; è estate. Questo è il dipinto di una qualunque domenica della stagione più calda dell’anno; durante la settimana poi si riaccende un po’ di più la vita, ma l’estate è comunque sinonimo di relax, ferie e vacanze. Con il bel tempo arriva anche la voglia di mare, la necessità di staccare dalla quotidianità, di prendere una pausa e lasciare dentro un cassetto in casa, problemi, stress e un mucchio di azioni abitudinarie che si ripetono per tutto il resto dell’anno. Troppo spesso però insieme a noi e ai nostri cari con i quali andiamo in vacanza, spediamo in ferie anche la nostra fede o, per meglio dire, preferiamo non metterla in valigia, ma lasciarla nel cassetto a casa ben conservata insieme alle cose da non portare con noi. Se all’origine di una vacanza ci sono tanti “buoni propositi” come appunto quello di staccare dalla quotidianità, di rilassarsi e abbandonare il ritmo frenetico del vivere, questi intendimenti non coinvolgono certamente la nostra fede. Essa infatti essendo adesione incondizionata a Dio non può essere dimenticata o messa in standby nel periodo vacanziero, perchè Dio non è certamente inconciliabile con i giorni di riposo tanto attesi.  La vacanza deve essere vista quindi sotto un ottica differente; deve mettere in luce la possibilità di affiancare ai momenti di relax quelli di riflessione sulla nostra fede, momenti che spesso scarseggiano durante tutto l’anno per via dei mille impegni e delle tante occupazioni, ricordando sempre che fede e vita sono assolutamente concatenate. Dio, per nostra fortuna, non va in vacanza ma è sempre con noi e anche noi dobbiamo sempre essere in Lui per trovare la completezza e la pienezza spirituale. Una vita senza Dio è una vita limitata, priva di qualcosa di essenziale. Essendo quindi Dio indispensabile per noi Egli lo è anche nelle nostre vacanze e noi dobbiamo saperlo cercare, dobbiamo saper pregare ed essere pronti all’ascolto. Ogni momento è buono per tendere l’orecchio al Padre, anche sulla spiaggia in solitudine, davanti a un tramonto sul mare contemplando le bellezze della natura.
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