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Uguaglianza e diversità
 

Viviamo in una società multiculturale nella quale si incontrano stili di vita, religioni, tradizioni, pensieri, etnie diverse. L’integrazione non è certo facile; la paura del diverso è sempre in agguato, pronta a generare incomprensione, intolleranza, pregiudizio e odio. Per avviare una convivenza civile è necessario conoscere gli altri, i diversi da noi, la loro cultura, le loro tradizioni, renderci conto del loro inserimento nella nostra realtà. In virtù di ciò abbiamo deciso di intervistare un gruppo di extracomunitari, alcuni residenti nel nostro paese, altri di passaggio a Villacidro per svolgere le loro attività commerciali. Dalle ricerche, effettuate al mercato civile, è emerso che la maggior parte di essi si è integrata, gradualmente e non senza qualche difficoltà, nella realtà locale. La stragrande maggioranza ha sostenuto, per il viaggio in aereo, un costo compreso tra 600/1000 €. Una ostacolo incontrato,una volta giunti in Italia, è stato l’apprendimento della lingua, risolto semplicemente tramite i contatti con la clientela. Nostalgia è un sentimento assente per la maggior parte di costoro che, nella nostra nazione, trovano condizioni di vita migliori; le cause principali di questa loro emigrazione sono da ricercarsi in problemi legati a disagi politico-sociali, ma in particolare all’economia del loro paese. Molti si sono trasferiti in Italia con la propria famiglia ma non mancano individui che hanno lasciato nella loro terra d’origine parenti, amici e affetti dei quali sentono la mancanza. Durante le interviste abbiamo bonariamente sorriso alle parole dei nostri amici, non sempre rispondenti alle regole grammaticali italiane, come la simpatica Hong Lina che alla domanda: ”Da dove vieni?”, ha risposto:” Io a paese a Venzoh, vicino Shanghai”. Ma nonostante ciò siamo riusciti a interagire con loro e a farci un’idea di quanto possa essere difficile l’inserimento in una nuova società con usi, tradizioni, lingua e cultura diversi. La maggior parte di loro ha una religione diversa dalla nostra ed hanno continuato a praticarla anche se rappresentano, nel nostro paese, una piccola minoranza. Considerano l’Italia e soprattutto gli italiani abbastanza ospitali. Abbiamo constatato inoltre che in Cina le ragazze nutrono maggiore interesse riguardo agli studi, informazione ottenuta in risposta alla domanda: “Cosa trova di diverso nella società italiana rispetto alla sua?”. Questa esperienza è stata molto interessante e soprattutto utile, in quanto ci ha permesso di conoscere e comprendere più da vicino culture e realtà diverse dalla nostra, ma non per questo meno affascinanti. Infatti pur essendo all’apparenza molto lontane in realtà hanno parecchio in comune con noi. Dobbiamo tutti imparare a convivere, nella consapevolezza che la diversità non è un ostacolo ma una ricchezza.

 

Simone Muscas, Cinzia Lisci

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