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Il 27 gennaio ricorreva la giornata della memoria meglio conosciuta come sterminio degli ebrei, tragedia, morte, distruzione, odio, cattiveria, dolore, sofferenza, tormento, tutto questo è la “shoah” che in molte scuole e istituti è stata in vari modi celebrata; anche la scuola media LORU/SATTA si è interessata ad organizzare varie iniziative interdisciplinari in cui si sono impegnati numerosi docenti con le loro rispettive materie offrendo gran parte delle loro lezioni a questo arricchimento culturale. Il lavoro è costituito sia nella visione di noti film sulla shoah come: “il pianista”, shindler’ s list”, “il grande dittatore”, “la vita è bella”, “il diario di Anna Frank”, train de vie”, o documentari sulle testimonianze raccontate direttamente dai sopravvissuti, l’ argomento è stato affrontato anche con raccolta e commento materiale a cui hanno preso parte tutti gli studenti; tutto ciò ha avuto inizio al rientro dalle vacanze natalizie ed è culminato nella maggior parte delle classi terze, con la partecipazione alla scena teatrale “L’ armadio di famiglia” al teatro Alfieri di Cagliari, questo è stato possibile grazie all’ interessamento e all’ organizzazione della professoressa Silvana Porcu docente di religione, l’ opera racconta le peripezie di una donna che va contro la legge per nascondere una giovane madre ebrea in casa propria nella Firenze del ’42, una prosa molto intensa ed interpretata in modo magistrale, ha catturato l’ attenzione di una intera platea gremita di adolescenti che hanno assistito in religioso silenzio allo spettacolo, per esplodere in un entusiastico e prolungatissimo applauso alla fine della rappresentazione dimostrando notevole maturità e sensibilità. Queste iniziative si spera siano servite a sensibilizzare gli studenti su questo tema e ha suscitare in loro maggiore interesse per le iniziative sociali e culturali sulla shoah. Con la collaborazione dei docenti e ovviamente l’ appoggio di tutto il corpo studentesco si spera che nei prossimi anni si riuscirà a progredire e ad ampliare con le iniziative da parte della scuola media perché anche i giovanissimi possano “conoscere” ciò che la follia umana può provocare e attraverso il ricordo degli adulti neanche loro possano più “dimenticare”.
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