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Il 2008, oltre ad essere l’anno dedicato alla grandiosa figura di San Paolo, secondo la volontà del Papa Benedetto XVI e dei Vescovi, è anche l’anno della Parola di Dio, posta al centro di tutta la Chiesa, è l’anno, inoltre, in cui si opera affinché le Sacre Scritture siano conosciute, ascoltate, lette, meditate, pregate e messe in pratica. Il problema è che da questo punto di vista c’è assoluto analfabetismo perché la maggior parte dei credenti praticanti si limita all’ascolto della Parola delle letture della messa domenicale e chi non pratica la Chiesa vive soltanto dei ricordi del catechismo. Come si fa quindi a conoscere in modo sempre più profondo Gesù se non si conosce il suo Vangelo? E di quanta ricchezza ci si priva!  Nel Catechismo della Chiesa Cattolica infatti troviamo l’espressione: Il cristianesimo è la religione della “Parola di Dio, non di una parola scritta e muta, ma del Verbo incarnato e vivente”. Il Sinodo dei Vescovi a Roma, di Ottobre scorso, che ha avuto per tema « La Parola di Dio nel-la vita e nella missione della Chiesa », dimostra quanto la Chiesa si preoccupi di diffondere un nuovo amore per la Parola e un rapporto più intenso con la Bibbia, libro che si può trovare in libreria in varie edizioni, alcune economicamente accessibili a tutti. Al centro dell’attenzione sinodale, come ha detto il Papa, è stato posto ciò che illumina e guida la Chiesa: la Parola di Dio, che è Cristo in persona. Nello stesso mese per l’Anno Paolino la Rai Educational ha trasmesso 139 ore di lettura ininterrotta della “Bibbia Giorno e Notte”. Tale progetto perseguiva l’obiettivo di rendere popolare il testo sacro e di sollecitare le persone ad accostarsi ad esso. L’elenco dei 1250 lettori era così composito e ricco che sarebbe lungo citare tutte le categorie di persone che hanno letto qualche passo, persone di ogni età, di ogni condizione sociale, del mondo politico, dello spettacolo e dello sport, del clero e delle congregazioni religiose, delle associazioni, dei movimenti e degli scout. Anche le parrocchie sono impegnate in questo versante, offrendo insegnamenti e catechesi per gli adulti, pregando con la Parola di Dio in ogni incontro, sperimentando nuove catechesi per fanciulli e per ragazzi nelle quali, oltre ad un nuovo metodo formativo, è messa in risalto la conoscenza di Gesù e delle Sacre Scritture. Anche il Rinnovamento nello Spirito Santo ha reso attuativo da maggio scorso un grande progetto unitario di formazione all’interno di tutti i suoi gruppi e comunità. Per chi avesse interesse, nel Centro Pastorale Diocesano di San Gavino, presso l’Istituto di Scienze Religiose, ogni mercoledì pomeriggio si tengono corsi di formazione biblico - teologica aperti a tutti. Insomma tante sono le occasioni per accostarci alle Sacre Scritture! La Parola di Dio, meditata e pregata, con l’aiuto dello Spirito Santo, dà luce a tutta la nostra vita; ma spesso di fronte alle difficoltà e ai problemi che la vita ci pone, abbiamo difficoltà a fare silenzio intorno a noi e a leggere qualche brano della Bibbia in atteggiamento di meditazione e ascolto; preferiamo invece le preghiere di supplica che molto spesso ci portano ad un ripiegamento su noi stessi e sui nostri problemi senza capire la volontà di Dio.
Ho trovato molto interessante durante la preghiera dell’Angelus di Domenica 28 Ottobre il discorso del Santo Padre nel quale affermava che la Sacra Scrittura è Parola di Dio in pa-role umane e con essa Dio vuole comunicare a noi oggi. E’ necessario pertanto che ogni uomo e ogni comunità sappiano nutrirsi della Parola di Dio per tradurre così in gesti di amore la parola ascoltata, per rendere efficace l’impegno della nuova evangelizzazione e per una comunione più intima con Gesù Cristo che è Parola. E’ necessario un ascolto sempre più docile della sua parola. Il Papa ha anche sottolineato che il luogo privilegiato della Parola di Dio è la liturgia, perciò penso che si debba partecipare alla Santa Messa non solo per rendere grazie a Dio nel Giorno del Signore e per sentirci vera comunità, ma soprattutto per capire cosa il Signore vuole dirci.
Frastornati da tante idee, da tante indecisioni e aspirazioni vane, non è certamente poco!
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