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Come e quando è iniziata la nostra frequentazione, esattamente non lo ricordo, ciò che mi colpì invece da subito era la sua apertura al dialogo, il suo bisogno di comunicare. Venga a casa, l’aspetto per un caffè – diceva – e quando apriva la porta mostrava davvero di gradire la visita. Così è anche suo fratello Angelo e sua sorella Maria. Ecco, mi sembra di ricordare che la nostra conoscenza sia iniziata forse proprio da un passaggio in macchina che diverse volte le offrivo. Ma non era solita approfittarne. Con la generosità che la contraddistingueva era pronta a collaborare sempre e a dare in prima persona, non si tirava mai indietro quando la si coinvolgeva in qualche collaborazione per la parrocchia. Disponibile sempre a dare il suo aiuto quando si allestiva la pesca di beneficenza e se non c’era granchè da fare per lei non ci faceva mancare la sua assistenza, anche semplicemente nel portarci da casa il te freddo, una bibita per ristorarci nelle serate calde e faticose. Lettrice assidua e generosa, di questo nostro mensile ne capiva l’impegno e l’utilità per la comunità. Quando passava un po’ di tempo che non ci si vedeva, telefonava, “non l’ho più vista, come sta? diceva. Mi raccontava la sua esperienza di anni di insegnamento e dal suo entusiasmo coglievo quanta passione e dedizione doveva aver speso per i suoi piccoli. Tanti sicuramente ricorderanno le sue qualità, ed ognuno la ricorderà ovviamente per l’esperienza di vita che con lei avrà vissuto, così è per tutti. Ma io voglio evidenziare di lei la sua apertura verso il prossimo e la sua grande generosità. Grazie Suor Elide, ci mancherai.
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