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Il mese appena trascorso, il vescovo della Diocesi di Salto, in Uruguay, mons. Pablo Jaime Galimberti di Vietri, ha visitato per la prima volta la Sardegna, accompagnato dall’amico Mario Bonandini, italiano di Venezia, ma che ha vissuto per molti anni in Uruguay. La visita è iniziata sabato 17 novembre a Cagliari, dove il vescovo uruguaiano, presidente uscente  della Conferenza Episcopale dell’Uruguay, ha incontrato mons. Giuseppe Mani, arcivescovo di Cagliari, nonché attuale presidente della Conferenza Episcopale Sarda. Nel capoluogo sardo ha incontrato i seminaristi, le suore dell’ordine delle Carmelitane Scalze e ha celebrato messa nella Basilica della Vergine di Bonaria. Domenica 18 invece mons. Galimberti ha trascorso gran parte del suo tempo nella Diocesi di Ales e, in particolare, a Villacidro dove ha celebrato la Santa Messa delle ore 9,30 nella chiesa di Santa Barbara. Da circa un anno si sono instaurati dei buoni rapporti tra il vescovo uruguaiano e don Giovannino Pinna. Mons. Galimberti, infatti, alla fine del 2006 propose a don Giovannino di collaborare con la parrocchia di San Giovanni Battista di Salto e, in particolare, con un gruppo di suore impegnate ad aiutare i bambini malati di mucoviscidosi che vivono nel più povero dei quartieri di Salto, conosciuto con il nome di “Tablada”. La nostra parrocchia, tra le varie iniziative caritatevoli che ogni anno promuove, ha sostenuto le Suore Missionarie dei Poveri, un piccolo ramo dell’Opera di San Giovanni Calabrese, nato a Salto nel 1999. Attualmente le suore sono impegnate a divulgare e a dare informazioni sulla malattia della mucoviscidosi e a garantire, attraverso il volontariato, il trattamento terapeutico per tutti i bambini colpiti da questa malattia.
Subito dopo la celebrazione della Santa Messa, accompagnato da don Giovannino, il vescovo ha visitato l’oratorio, e le chiese della Vergine del Carmelo e di San Sisinnio. L’alto prelato è rimasto molto colpito dalla fede e dalla ricca tradizione popolare cattolica di Villacidro e, in particolare, dal rito pasquale de “S’Incontru”. Vivendo in un paese laico, ha affermato il vescovo, dove esiste una ferrea distinzione tra Stato e Chiesa, manca una tradizione viva e popolare, mancano queste belle espressioni della fede in Nostro Signore Gesù Cristo. “Da noi – ha concluso il vescovo – la Settimana Santa si è trasformata in Settimana del Turismo. E’ stato cancellato ogni riferimento di tipo religioso alla sacralità della Pasqua”. La visita è stata occasione per abbracciare la comunità di Santa Barbara e per rafforzare il legame di amicizia e di collaborazione. Nel pomeriggio, mons. Galimberti si è incontrato con il vescovo di Ales. Mons. Giovanni Dettori.
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