Parrocchia Santa Barbara Villacidro
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Santa Barbara Villacidro
                   
               
 
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Cercasi medico disperatamente
 

Già dallo scorso anno 2007, girava voce che i medici di famiglia si sarebbero trasferiti in massa nel poliambulatorio di via Rossa, ricordo che tantissimi cittadini disapprovarono tale scelta: ci fu anche una raccolta di firme. Quelle proteste, vista la lontananza della sede da molte zone del paese, erano motivate dai disagi ai quali sarebbero andate incontro tantissime persone, specialmente anziani, ma non solo, ogni qualvolta avessero avuto bisogno di cure. In questo stesso giornale si chiedeva espressamente ai nostri Amministratori e alla ASL di competenza di farsi portavoce di questi reali problemi. A distanza di molti mesi, il problema non è stato affrontato e oggi, quel progetto è già operativo (almeno per quanto riguarda il trasferimento dei medici) e gli abitanti di molti quartieri si trovano in serie difficoltà ogni qualvolta hanno bisogno delle cure mediche. Infatti dal 23 giugno è operativa la Casa della Salute, pare si chiami in questo modo. Si tratta della prima esperienza di questo genere, operante in Sardegna, realizzata in via sperimentale, sulla base degli indirizzi emanati dal Ministero della Salute e dalla Regione Sardegna (DGR 32/10 del 04/06/08).
All’interno della Casa, circa 11.000 assistiti sono seguiti da sette medici di medicina generale e un pediatra di libera scelta, organizzati in medicina di gruppo: gli stessi che prima prestavano il loro servizio in sedi distribuite capillarmente nel paese, ora in virtù di un accordo convenzionale stipulato con la Asl n.6, hanno aperto i loro ambulatori in una unica sede all’estrema periferia.
Ma vediamo, in sintesi, dai documenti ASL alcuni degli obiettivi che si propone di raggiungere la Casa della Salute:
- garantire la continuità assistenziale nell’arco delle 24 ore, sette giorni su sette e favorire l’integrazione con il Servizio Sociale comunale presente nella struttura, la presa in carico socio-sanitaria per i pazienti complessi.
La Casa della Salute è sede di coordinamento per tutte le attività comuni ai medici di famiglia anche di quelli che mantengono gli studi medici al di fuori dell’ambito di riferimento della struttura. Le attività comuni progettate sono:
1- messa in rete degli ambulatori con raccolta dei dati epidemiologici
2- la definizione di programmi e di protocolli terapeutici condivisi
3- iniziative di educazione alla salute rivolte alla popolazione di riferimento
4- condivisione di tecnologie diagnostiche ed informatiche
5- prenotazione visite ed esami tramite collegamento al CUP aziendale
6- archivio informatizzato delle cartelle
7- collegamento al sistema informativo territoriale dell’azienda
8- fascicolo sanitario elettronico e collegamento al sistema Medir."
Altre prestazioni:- assistenza infermieristica e di pronto soccorso, prelivi del sangue, ecc.
Possiamo dire che dal progetto per certi aspetti interessante, si denota la volontà di innovare il servizio di medicina di base e questo non possiamo che apprezzarlo, ma c’è da dire che molti degli obiettivi che si propone di raggiungere la Casa della salute (vedi punti:1-5-6-) se attivati si possono svolgere da qualsiasi parte del mondo. Addiritturà molti di questi servizi, e altri! potrebbero essere accessibili direttamente dagli assistiti da casa propria.
Un altro aspetto del quale non si è tenuto conto nella scelta della sede è la vastità del territorio di Villacidro e i disagi derivanti che debbono sopportare, soprattutto le persone più deboli e non motorizzate, alle quali non viene offerta alcuna alternativa. Ricordiamo che il medico di famiglia non si sceglie solo per fiducia o stima, ma anche in base alla vicinanza dello studio dalla propria abitazione. Era prevedibile, quindi, che questo stravolgimento delle scelte fatte a suo tempo avrebbe causato un forte dissenso. Il paese, attualmente, ha un totale di poco più di 14.000 abitanti, i sette medici della Casa della Salute ne servono un numero pari a 11.000. E’ impensabile che tutta la medicina di base sia concentrata in una zona estrema del territorio completamente privo di mezzi di trasporto pubblico. Un anziano, o un ammalato qualsiasi, anche se a fatica (e quanti se ne vedono girare in paese!) prima della Casa della Salute era in grado di sbrigarsela da solo, ora se non trova qualcuno che lo accompagni resta senza cure. Il problema è reale, non deve essere trascurato! Se è vero che, con la Casa della Salute si vuole raggiungere l’obiettivo di migliorare il servizio Sanitario di base, bisogna provvedere con altre forme di servizio per i cittadini più deboli. [un piccolo segno di sensibilità potrebbe essere che ogni medico garantisse ai propri pazienti l’assistenza, almeno per un giorno alla settimana, presso lo studio nel quale prestava servizio prima di questa riforma.] Sarà altresì utile un confronto diretto reale? in una assemblea pubblica fra gli assistiti, i medici, gli Amministratori locali e la ASL, al fine di mettere in chiaro tutti i disagi per cercare di porvi rimedio. Intanto le polemiche continuano in internet…

 

Si ricorda che presso la Parrocchia Santa Barbara è in funzione un servizio per quanti desiderano richiedere ricette e visite specialistiche
orario : dal lunedì al venerdì: 9,30-11,30

 

Mariella Bolacchi

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