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Lavoravo a Cagliari in una società elettrica. Di solito il mio compito era sistemare i contatori nuovi o sostituire quelli guasti. Visitavo tante case ogni giorno. Una mattina suonai il campanello di una casa posta in un vicolo. Se non ricordo male era vico Carloforte. Venne ad aprire una signora. Dal viso capii subito che era una audiolesa. Avevo avuto da piccolo un amico così, quindi sapevo come comportarmi. Mi misi di fronte a lei, lentamente parlai in modo che vedesse il movimento delle mie labbra. Mi fece vedere il lavoro da fare e si allontanò.
Mentre era assorbito dal lavoro sentì che qualcuno mi salutava: era una bambina, poteva avere tre anni. Cominciò a spiegarmi che in quella casa non esisteva il campanello; al suo posto c’era una lampadina che si accendeva quando si premeva il pulsante. Parlava, parlava, parlava continuamente, poi sparì. Quando avevo quasi finito ricomparve la signora. Feci firmare il foglio di lavoro, salutai e andai via recandomi da una signora che abitava nelle vicinanze. Anche qui mi aprì una signora. A lei chiesi qualche informazione in più sulla persona audiolesa che avevo incontrato poco prima. Mi disse che era così anche il marito. - Ecco perché – commentai - le mandano una bambina per farle compagnia. “Che compagnia! – replicò subito la donna, - è la figlia!, la loro figlioletta. “Una chiacchierona fra due sordomuti”, - sentenziai -. - Sì, una bambina meravigliosa, litighiamo per averla con noi, veramente simpatica, sempre allegra anche se parla per tutte e tre-.
A casa ne parlai con mia moglie. “Povera bambina! – disse – Pensa quanto avrà pianto da piccola, quando nei primi anni non veniva capita” -.
Qualche tempo dopo, passando in quel rione, vidi quella signora che stava per aprire la porta, mi riconobbe, mi sorrise e mi avvicinai e le chiesi se potevo farle una domanda indiscreta. Rispose:-dica-. -Come faceva a sapere quando da bambina sua figlia piangeva?-
Fu contenta per la domanda. Aprì completamente la bocca e disse:-aah!-
Si pose l’indice sulla fronte dicendo con voce gutturale:-“Intuito”-. mi spiegò quindi che non era mai successo che la bambina piangesse senza che loro se ne accorgessero. Lo riferii a mia moglie la sera al rientro a casa. Mi disse:-che mamma!-.
Si. Era veramente una mamma meravigliosa con una figlia chiacchierona, che però era un tesoro.
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