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"Un ruolo storicamente importante e ancora oggi fondamentale per la pastorale giovanile ha l’oratorio, nel quale l’intera comunità parrocchiale manifesta concretamente la sua attenzione educativa per i giovani. Attraverso il necessario aggiornamento e l’adattamento a luoghi e situazioni diversi, l’oratorio si mantiene e si dimostra un luogo accogliente, missionario, capace di formare alla fede”. L’oratorio è allora al centro dell’attività educativa della parrocchia.
In particolare si possono evidenziare alcune caratteristiche indispensabili per un’esperienza oratoriana attenta alle persone e fedele all’impegno di annuncio del Vangelo, elementi che stiamo cercando di mettere in pratica anche nel nostro oratorio.
L’oratorio è ambiente educativo. Certo un’attenzione significativa va posta nel sollecitare la presenza della comunità parrocchiale nell’oratorio: esso rimane sempre un luogo che è capace di aggregare e che sa valorizzare i vari aspetti della vita di ragazzi e giovani, dall’aspetto ricreativo alla vita di gruppo, dallo sport alla cultura, e così via. Non può però rinunciare ad essere luogo propositivo e ambito di educazione alla fede. Questo è ciò che stiamo cercando di dare ai nostri ragazzi, con le tante iniziative che proponiamo, in ognuna di essere cerchiamo di proporre Gesù Cristo. L’oratorio deve aprirsi all’intera parrocchia. Proprio perché attento verso i più piccoli e i giovani, l’oratorio deve condurre al mondo degli adulti, che, pur avendo un ruolo importante anche al suo interno, non possono che sentirsi parte della parrocchia. Nel concreto delle esperienze è necessario tenerlo sempre presente: ogni ragazzo e giovane deve essere aiutato ad inserirsi progressivamente nella vita dell’intera comunità, la quale deve offrire significativi modelli di vita.
L’oratorio luogo della formazione. Attraverso la catechesi, l’educazione alla preghiera, l’avvio ad esperienze di servizio, tante sono le esperienze di servizio, l’ultima che abbiamo promossa è stata quella del periodo di Natale, quando siamo andati, con il gruppo dei ragazzi del dopo-cresima, a visitare gli anziani della casa per l’anziano della nostra cittadina, portando loro un sorriso e un po’ di gioia. Occorre ancora una volta sottolineare come un oratorio non possa rinunciare al dovere di educare alla fede e come questo sia prima di tutto un dovere di noi adulti verso le giovani generazioni.
L’oratorio e i suoi educatori. In oratorio tutti coloro che hanno a che fare coi più piccoli devono sentirsi ‘educatori’: da chi fa catechismo a chi allena, da chi svolge mansioni più tecniche a chi anima i momenti comunitari. All’inizio di questo nuovo anno colgo l’occasione per ringraziare tutte le persone che offrono il loro tempo per l’educazione e l’aiuto concreto verso i nostri ragazzi.
Per prima cosa l’educatore è chiamato a vivere da discepolo di Gesù: è il primo passo per ogni ‘missione’, per ogni servizio. Un educatore deve prima di tutto vivere nella consapevolezza della presenza dello Spirito Santo in noi: una vita di fede consistente, un programma di vita spirituale, una crescita nello spirito di preghiera e un riferimento di direzione spirituale. Vivere nella Chiesa secondo una logica di amore e di servizio. Anche il servizio educativo appare in una luce nuova e con caratteristiche significative se colto nell’ottica della fede.
Meta del servizio educativo dell’educatore-credente apparirà allora con chiarezza quella di condurre a Gesù, proponendosi come veri ‘compagni di viaggio’.
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