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Il modo tradizionale di fare catechismo ai fanciulli oggi è sempre più messo in discussione. La presentazione del messaggio cristiano, per dare energia alla parola del Signore e coinvolgere i ragazzi in una stimolante ricerca dei suoi insegnamenti evangelici necessita di un adeguamento alle loro reali esigenze. Cambiano le famiglie, cambia la società e anche la catechesi, se vogliamo che il messaggio di Gesù non resti una convinzione religiosa astratta, va accompagnata da una serie di proposte e di attività che possano metterla in relazione con la formazione della persona nella sua totalità. 
Educare oggi, nel senso più generale del termine, è difficile, figuriamoci cosa è possibile fare in un’ora settimanale di catechismo in parrocchia. Con tutta la volontà dei catechisti, anche se preparati, assolvere questo compito senza il supporto delle famiglie diventa difficile. Infatti, alla base di un discorso educativo religioso è senz’altro necessaria un’esperienza di vita familiare vissuta nel quotidiano mettendo in pratica i valori professati, in modo da dare ai bambini un esempio costante. Perché, lo sappiamo, “le verità” si ricordano e si comprendono meglio, quando occupano uno spazio significativo nella giornata.
Certo, la cosa non è semplice se le scelte che si vogliono portare avanti non sono profondamente motivate. Ma, la risposta non può che essere quella, credere profondamente in ciò che si fa e farlo senza risparmiarsi.
Spinte da queste convinzioni, come catechiste, insieme al gruppo dei nostri bambini di quinta elementare ed alcune mamme, per il periodo di Natale, abbiamo programmato un incontro con gli anziani nella casa di riposo di via Repubblica. Un’occasione di crescita e un gesto di solidarietà per i nostri fanciulli, che con la loro spontaneità hanno portato un’ondata di sorrisi e allegria in un luogo di sofferenza. Abbiamo chiacchierato con gli anziani su come ai loro tempi essi trascorrevano le festività Natalizie. I nonni hanno apprezzato tantissimo la nostra visita e, stimolati dalle domande dei piccoli, sono tornati indietro nel tempo, attingendo ai loro ricordi per far conoscere un passato per molti aspetti, tanto diverso da oggi.
Il tempo è volato in fretta, l’atmosfera era gioiosa e familiare, i protagonisti erano senz’altro loro, i bambini e i nonni, tutti insieme abbiamo condiviso un bouffè a base di dolci. Alla fine della serata ci siamo lasciati con l’impegno di tornare. Vorremmo farlo però, insieme a tanti altri gruppi di bambini per portare vita e gioia ai nonni che ne hanno tanto bisogno.
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