Parrocchia Santa Barbara Villacidro
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Santa Barbara Villacidro
                   
               
 
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I giovani e la fede
 

Un argomento sempre di grande attualità nazionale è quello che riguarda i giovani e la fede. Il tema è ricorrente anche nella nostra parrocchia: se n’è parlato, in special modo, al termine dell’anno catechistico, quando cioè si è fatta un’analisi della situazione. Il quadro che è emerso evidenzia una realtà che non si discosta da quella della penisola. Fatte le dovute eccezioni, in linea generale si avverte una grossa difficoltà a trasmettere i valori fondamentali della fede. Essere educatori, siano essi genitori, catechisti, insegnanti, oggi giorno, è difficile. I modelli di vita presentati dalla società permissiva e consumistica illudono i giovani e li allontano dai veri valori della vita. Detto questo, molto spesso l’azione educativa delle famiglie risulta fragile e i genitori, che pur dovrebbero essere i primi testimoni dell’ascolto della parola, non sempre adempiono pienamente a questo compito; chiedono per i propri fanciulli l’iscrizione al catechismo affidandosi completamente alla chiesa, credendo forse, che questo basti a iniziare i figli a una vita cristiana. In parrocchia i bambini seguono un percorso in preparazione ai sacramenti a partire dalla seconda elementare, dopo tre anni si accostano al sacramento della Riconciliazione e dell’Eucaristia per arrivare alla Cresima all'inizio della terza media. Ma se tutto questo è slegato da una testimonianza vera di vita cristiana vissuta in famiglia, un’ora di catechismo settimanale è ben poca cosa: non c’è da meravigliarsi se alla fine di questo cammino di iniziazione assistiamo all’esodo in massa proprio dopo aver ricevuto la Cresima. Ci sarebbero tante cose da rivedere, premettendo che l’esempio di vita vissuta, coerente con i valori che si professano è sempre attuale, il tradizionale modo di fare catechismo oggi non è più applicabile. E’ necessario cambiare, in che modo non è semplice, ma il il gruppo che segue la formazione dei bambini e preadolescenti in parrocchia si sta impegnando alla realizzazione di un progetto innovativo, più coinvolgente e valido, speriamo piacevole, ma soprattutto proficuo per tutti i partecipanti. L’obiettivo è quello di uscire dal metodo puramente teorico e astratto di far conoscere Gesù per passare a esperienze che veda i ragazzi protagonisti in diverse attività più consone alla loro natura e più vicine alle realtà di vita. Non ha più senso elargire sacramenti come avviene oggi se questo non si verifica in seguito a una scelta consapevole e matura. Bisogna tentare di trovare la chiave giusta per entrare nella dimensione giovanile così ricca di sfumature che molto spesso non riusciamo a cogliere e valorizzare. Fare in modo che i sacramenti possano essere chiesti non più dai genitori per i propri figli come avviene attualmente, ma siano un atto libero e personale di vita cristiana da mettere in pratica coerentemente.

 

Mariella Bolacchi

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